I 30 operatori ecologici in presidio all’esterno di Palazzo Baronale
Ore di attesa spasmodica per i trenta netturbini rimasti nuovamente esclusi in seguito al passaggio di cantiere tra ditte impegnate nel servizio raccolta rifiuti a Torre del Greco. Dall’avvicendamento tra la municipalizzata Leucopetra Spa e la ditta laziale Ego Eco Srl scaturisce il licenziamento di fatto di trenta operatori ecologici, dapprima assunti dalla Fratelli Balsamo Srl su riffa promossa dall’ex primo cittadino Borriello e poi riassunti con contratti part time e a tempo determinato cinquanta giorni dopo l’insediamento della Leucopetra Spa. Ora, con il ricorso del Tar che riabilita la Ego Eco (colpita in passato, assieme alla società Balsamo, da interdittiva antimafia) nella raccolta dei rifiuti in città, si riapre con veemenza la crisi occupazionale per i trenta spazzini torresi. Domani potrebbero giungere delle sostanziali novità, ma già fuori ai cancelli di Palazzo Baronale si respira una certa tensione: i lavoratori sono in presidio all’esterno della casa municipale e pretendono garanzie sul loro futuro occupazionale. Al momento, l’unica risposta fuoriuscita dal Palazzo, è lo scaricabarile tra politici e dirigenti comunali sull’effettiva possibilità di tutelare i livelli occupazionali. Domani, alcuni responsabili della Ego Eco dovrebbero essere in città per fare un punto della situazione sulla vicenda e per incontrare le rappresentanze sindacali dei lavoratori. La grana occupazionale si inserisce in un contesto fortemente destabilizzato dopo le dimissioni del primo cittadino Gennaro Malinconico, ‘afflitto’ dalla lunga relazione inviata dalla Prefettura di Napoli sulle condizioni di salute della macchina amministrativa da lui guidata e poi definitivamente crollato proprio sull’affaire rifiuti.
Nino Aromino