L’accusa: rapina aggravata, detenzione e porto d’arma clandestina e resistenza a pubblico ufficiale
I carabinieri dell’aliquota radiomobile di Torre del Greco hanno tratto in arresto Ciro V., 23enne di Torre del Greco, incensurato, poiché resosi responsabile in concorso con un complice di rapina aggravata e di detenzione e porto di arma clandestina nonché, da solo, di resistenza a pubblici ufficiali.
Nei giorni scorsi, di notte, il giovane è stato notato mentre percorreva via Nazionale a forte velocità alla guida di uno scooter Honda Sh, affiancato da un complice in sella ad altro motociclo. Immediatamente dopo, mentre i componenti l’equipaggio della gazzella stavano partendo all’inseguimento, un 17enne della zona li ha avvicinati riferendo di essere stato appena rapinato dell’Honda Sh, proprio quello sul quale i militari avevano visto passare Ciro V.
I carabinieri si sono subito messi all’inseguimento dei malfattori in sella alle due moto ma quello in sella al motociclo è riuscito a far perdere le tracce.
Quello sullo scooter appena rapinato, costantemente inseguito dai carabinieri, ad un certo punto ha abbandonato il mezzo che lo collegava alla rapina su via Abruzzo, proseguendo la fuga a piedi per i vicoli dell’area e disfacendosi di altre prove a suo carico: un casco, una pistola e uno scaldacollo.
Ma la prontezza di spirito dei due militari ha fatto sì che venisse ugualmente catturato: mentre il capo equipaggio ha proseguito la ricerca di Ciro V. a piedi, l’autista ha effettuato un ampio giro dei caseggiati andando a mettersi sulla unica via di fuga.
Tallonato dal capo equipaggio e trovandosi di fronte l’autista della gazzella, il 23enne ha capito di non avere scampo e ha tentato il tutto per tutto cercando di sfuggire a spintoni e gomitate, ma è stato bloccato dopo una breve colluttazione. Nel casco poco prima abbandonato, come detto, una pistola a salve replica di quelle in uso alle forze dell’ordine ma modificata per sparare proiettili veri calibro 380 auto con 4 munizioni nel caricatore (vere e con punta limata per renderle più micidiali). L’Honda Sh è stato recuperato e restituito al proprietario. Intanto, continuano le indagini per l’identificazione del complice, mentre l’arrestato è stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale.