La «messa a regime» del fascicolo sanitario elettronico può procurare notevoli risparmi in termini strettamente economici senza tenere conto di quelli che, indubbiamente, potrebbe comportare anche rispetto alla modernizzazione dei servizi che la PA deve essere in grado di rendere al cittadino. E il «tesoretto» risparmiato sarebbe da considerare perfettamente in linea con le esigenze sempre più pressanti in materia di spending review. Infatti, secondo le prime stime, il risparmio conseguente all’entrata in vigore a pieno ritmo del fascicolo sanitario elettronico oscillerebbe addirittura fra i 3 e i 5 miliardi all’anno.
Inoltre, il Fascicolo sanitario elettronico ha come obiettivo il fornire ai medici, e più in generale ai clinici, una visione globale e unificata dello stato di salute dei singoli cittadini, e rappresenta il punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici afferenti al cittadino, generati dai vari attori del sistema sanitario. Esso contiene eventi sanitari e documenti di sintesi, organizzati secondo una struttura gerarchica paziente-centrica, che permette la navigazione fra i documenti clinici in modalità differenti a seconda del tipo di indagine.
In quest’ottica, il Consiglio nazionale delle ricerche, attraverso gli istituti «Icar» e «Iit», è da più anni impegnato in attività di ricerca e supporto alle istituzioni per la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e, più in generale, per la sanità digitale. In particolare, negli ultimi due anni, il Cnr è al fianco dell’Agenzia per l’Italia digitale, del Ministero della Salute e del Ministero per lo Sviluppo economico quale supporto tecnico per le attività di interoperabilità delle soluzioni regionali di fascicolo.
All’evento di lunedì prossimo prenderanno parte: Massimiliano Di Bitetto, direttore generale Cnr; Davide Faraone, sottosegretario Ministero della Salute; Antonella Ciaramella, consigliera Regione Campania; Giuseppe De Pietro, Direttore Icar-Cnr; Roberto Guarasci, responsabile Iit-Cnr; Massimo Casciello, direttore generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del ministero della Salute; Maria Pia Giovannini, responsabile area Pubblica Amministrazione AgId della presidenza del Consiglio dei Ministri; Antonietta Cavallo, dirigente Ragioneria generale dello Stato, Igespes – ministero dell’Economia e delle Finanze; Silvestro Scotti, presidente Ordine dei Medici di Napoli; Giovanni Porcelli, presidente Società regionale per la sanità (Soresa Campania); e Sergio Pillon, coordinatore commissione per lo sviluppo della telemedicina Nazionale del ministero della Salute.