Ieri mattina, dagli uomini della Capitaneria di Porto corallina nell’area costiera di Ercolano, antistante la zona Punta Quattroventi hanno sequestrato 28mila metri quadri di impianto di acquacoltura totalmente abusivo e oltre una tonnellata e mezza di mitili.
Gli uomini della Guardia Costiera, con l’ausilio di specialisti dell’Enea di Portici, hanno consentito di appurare che l’impianto trasgrediva le norme di occupazione del demanio marittimo, occupando illecitamente lo specchio d’acqua e che, risultando privo della segnaletica marittima diurna e notturna che ne consente l’individuazione, costituiva anche un grave pericolo. Così, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli, eseguendo un provvedimento del gip, hanno sequestrato l’impianto, 1616 chili di mitili e denunciato il titolare. Tale attività si inserisce nella più vasta operazione, al via nel periodo natalizio, denominata «Labyrinth», condotta dalla Guardia Costiera insieme ai carabinieri e al servizio veterinario dell’Asl per il controllo e la vigilanza della filiera ittico-alimentare del vesuviano, nolano e beneventano. In poco più di un mese, questo il bilancio della complessa operazione: sequestro di impianto di acquacoltura di 28mila mq; 1616 chili di pescato sequestrato e distrutto; 50 esercizi commerciali controllati; 22 illeciti amministrativi per un totale di 50mila euro di sanzioni; 13 sequestri amministrativi; 12 notizie di reato accertate e altrettante persone deferite all’Autorità Giudiziaria; 12 sequestri penali per prodotti ittici in cattivo stato di conservazione o immessi sul mercato sotto taglia minima.