Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, al termine di una vasta attività investigativa diretta dalla Procura regionale della Corte dei conti, ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro conservativo ante causam su beni immobili e disponibilità finanziarie per circa 1 milione di euro nei confronti di un docente dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che avrebbe svolto attività professionali in violazione alla normativa sull’incompatibilità di incarichi dei pubblici dipendenti.
Dalle indagini eseguite dagli specialisti del Gruppo Tutela Spesa Pubblica, condotte attraverso un analitico esame di documentazione amministrativo-contabile, sarebbe emerso che il professore universitario avrebbe sistematicamente svolto attività libero professionale senza la necessaria autorizzazione dal 2006 al 2019.
In particolare, il docente avrebbe svolto incarichi extra-professionali in violazione delle norme concernenti il rapporto di lavoro a tempo pieno non dandone comunicazione all’Ateneo di appartenenza. E’ stato quantificato un danno erariale per un ammontare superiore a 950.000 euro costituito, da un lato, dall’indebito esborso dell’Amministrazione universitaria per emolumenti non dovuti pari ad oltre 350.000 euro, dall’altro, dal totale degli emolumenti percepiti dal docente per l’attività professionale svolta, in favore di numerosi soggetti pubblici e privati, per oltre 600.000 euro.
La Procura regionale della Corte dei conti, ritenendo sussistenti tutti i requisiti idonei alla configurazione del danno erariale, nonché della correlata responsabilità amministrativo-contabile in capo al docente, al fine di garantire il risarcimento del danno, ha richiesto e ottenuto dal Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per la Campania, il sequestro conservativo ante causam, sino a concorrenza dell’importo di 958.688,79 euro, eseguito dalla Guardia di Finanza sui beni immobili e disponibilità finanziarie intestati al professore universitario.