La città si aggiudica l’ennesima maglia nera: la Corte dei Conti chiede 8milioni e 600mila euro
(a) per gli abbonati o in edicola – Ennesima maglia nera per Torre del Greco, che aggiunge un altro record negativo a quelli precedentemente collezionati: la città del corallo sarà la più cara dell’intera regione per quanto riguarda la tassa sullo smaltimento dei rifiuti che subirà un aumento del 90%. Costi che, a differenza di quanto avveniva negli anni precedenti, sono oramai totalmente a carico dei residenti in virtù di un atto avente forza di legge emanato dal precedente governo Prodi.
Delusione alle stelle per coloro che, visto il grosso impegno della popolazione per il buon funzionamento della raccolta differenziata, confidavano in una riduzione della cartella Tarsu: stando al piano varato dalla Giunta Borriello, i proprietari di appartamenti ampi circa 100 metri quadri, si troveranno a versare nelle casse comunali ben cinquecento euro. Un salasso che non ha risparmiato nemmeno i commercianti: per i gestori delle attività commerciali l’imposta sarà pari a 34.25 euro per metro quadro. "La nostra – si difende il sindaco Ciro Borriello – è una scelta obbligata che ci è stata imposta da un provvedimento impartito dal precedente governo. La tassa per lo smaltimento dei rifiuti deve ora coprire il 100% del servizio, e non rappresenta alcuna misura volta a rimpinguare il bilancio".
Proprio sul documento contabile, il primo cittadino ha imposto una maxi manovra restrittiva: assessori senza portafoglio e tagli indiscriminati che vedono coinvolta anche la Festa dei Quattro Altari: "Con enormi sforzi – afferma Borriello – stiamo riuscendo a varare un bilancio pulito e asettico, e che non sia perennemente in rosso, come oramai accadeva da anni".Ma chi la fa l’aspetti! La Corte dei Conti ha chiesto 8 milioni e 600mila euro a politici e dirigenti del Comune, a 5 commissari straordinari, a tre ditte di igiene urbana e all’ex sub commissario ai rifiuti, Giulio Facoli. Così Ciro Borriello e Valerio Ciavolino dovranno pagare 250mila euro a testa per i danni patrimoniali e all’immagine provocati dall’imperfetta gestione della raccolta differenziata nel quadriennio 2004/2007.
Facile intuire che, con le casse a secco, lo sviluppo e la riqualificazione della città non possa prescindere dai fondi stanziati dalla Comunità Europea: porto, riqualificazione del centro storico e Molini Marzoli, i tre punti strategici per i quali dovrebbero essere impegnati i 35 milioni di euro di provenienza comunitaria: "La rinascita del complesso di via Calastro è al momento il progetto che vedrà la luce il prima possibile.
Per il porto – osserva il sindaco – i tempi sono più lunghi, data la necessità di intervenire strutturalmente su tutta la zona adiacente allo scalo marittimo".
Nino Aromino
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 18 marzo 2009