Zaccone ha illustrato le varie criticità dell’impianto di Fuorigrotta: l’assenza di una piattaforma dedicata per la prenotazione dei biglietti; il numero dei posti messi a disposizione alle persone con disabilità, il più basso d’Italia in rapporto al numero totale; l’assenza di una distinzione tra disabili deambulanti e non deambulanti; la mancanza di servizi accessori adeguati alle specifiche disabilità, presenti invece in altri stadi d’Italia. Non è chiaro poi, ha continuato, se i nuovi 60 posti nelle curve inferiori sono state messi effettivamente a disposizione, come indicato dalla SSC Napoli, o meno. Tuttavia, piuttosto che i posti nelle curve inferiori, che presentano diversi problemi di accesso, sarebbe auspicabile l’ampliamento della tribuna dedicata, che si è invece rilevata adeguata.
Flavia Sorrentino (Insieme per il futuro) ha sottolineato l’importanza di aprire un dibattito sull’accessibilità dello stadio, un tema che coinvolge tutti, da cittadini e da tifosi. Ha proposto alla commissione di effettuare un sopralluogo per accertarsi del numero di posti per persone con disabilità effettivamente disponibili.
Troppo pochi per Gennaro Esposito i posti previsti per le persone con disabilità. La civiltà e la solidarietà di una città si misurano sui servizi che è in grado di offrire ai cittadini con disabilità. Invece di intervenire sul miglio azzurro per l’entrata delle squadre allo stadio, sarebbe stato più opportuno per il presidente Esposito utilizzare quelle risorse per assicurare l’accessibilità all’impianto per tutti. La commissione, ha continuato, invierà una nota al sindaco, titolare della delega sul Maradona, alla dirigente competente e all’assessora allo Sport per trovare con la SSC Napoli una soluzione ai problemi emersi in commissione.