La gravità dei fatti contestati e la natura alquanto violenta del soggetto sottoposto alla misura cautelare, ha reso indispensabile l’emissione del provvedimento, aggravato anche dalla sottoposizione all’applicazione del c.d. “braccialetto elettronico” e dal divieto di comunicare con persone diverse da quelle con le quali coabita.
I poliziotti avevano già raccolto numerose denunce da parte delle due donne le cui indagini ed i successivi riscontri, hanno portato gli investigatori ad un quadro probatorio tale da ritenere necessaria l’applicazione delle misure irrogate. Le due donne sono, tuttavia, costantemente monitorate dagli agenti al fine di prevenire azioni illegali ed evitare tragici epiloghi.