La notte scorsa un sub è stato trovato senza vita nello specchio d’acqua antistante la Torre Saracena, ai confini tra Torre del Greco e Torre Annunziata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, gli uomini della capitaneria il porto e i vigili del fuoco. Il mare d’inverno è bello, ma può essere anche terribilmente fatale. Fatale come una passione che porta alla morte.
Due amici, un’unica passione: la pesca subacquea. Come già altre volte, anche la notte scorsa i due amici di pesca si danno appuntamento per immergersi nel mare che prende il colore della pece nelle notti di febbraio. Ma qualcosa va storto. Uno dei due non torna più in superficie. È il panico. L’amico di tante immersioni quando non vede più emergere dall’acqua Paolo, corre dai carabinieri della Stazione Capoluogo (guidata dal comandante Vincenzo Amitrano), per lanciare l’allarme. Immediatamente sono state attivate dalla centrale operativa del Comando Compagnia Carabinieri (sotto il comando del capitano Michele De Rosa) facendo confluire sul posto mezzi e uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco (agli ordini del Capitano di Fregata Antonio Cacciatore), dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. L’amico e i familiari di Paolo Somma sperano fino alla fine di rivederlo vivo, ma quando le ricerche arrivano nello specchio acqueo antistante la Torre Saracena di Torre del Greco, conosciuta ai più come la “Torre Spaccata”, la speranza deve lasciare il posto alla disperazione.
Il 38enne dirigente di sala dei treni alta velocità di Trenitalia, con la passione per la pesca sportiva subacquea in apnea è stato ritrovato privo di vita. Per accertare le cause del decesso il dottor Raimondi della Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha richiesto che venga fatta l’autopsia e per questo il corpo del sub senza vita è stato trasportato all’obitorio di Castellammare di Stabia.
Antonio Civitillo