Quando il povero malcapitato si è fermato il truffatore comincia a convincerlo dell’effettiva rottura dello specchietto durante la manovra di sorpasso: in realtà tutto viene simulato, poiché lo specchietto sarebbe stato appositamente rotto in precedenza ed il suono prodotto con un bastone o qualche altro oggetto.
Da qui comincia la richiesta di risarcimento dal finto danneggiato, che pretende il rimborso in contanti del valore dello specchietto, cercando di bypassare eventuali richieste di compilazione di constatazione amichevole con scuse quali la fretta di raggiungere una destinazione. L’ultimo caso di truffa del genere è avvenuto a viale dei Pini (Cappella Bianchini) dove, secondo denunce fatte sul gruppo Facebook della zona, due ragazzi sulla trentina e con una macchina di colore grigio hanno raggirato una ragazza. Dal gruppo viene messo in evidenza che sono mesi, da agosto, che questa coppia imperversa per viale dei Pini truffando malcapitati automobilisti. Sempre dal gruppo si avverte di stare molto attenti e di memorizzare la targa dell’auto dei due truffatori per girarla alle forze dell’ordine. In questi casi, comunque, il consiglio è quello di non dare mai del denaro contante a persone in casi simili, ma si spingere sempre per la compilazione del CID o, addirittura meglio, informare le Forze dell’Ordine e farle pervenire sul posto.