Si tratta del dirigente del Servizio Generale per la Protezione Civile Massimo Pinto e il suo predecessore nello stesso incarico, Italo Giulivo. Gli inquirenti contestano ad entrambi l’abuso di ufficio, il concorso in incendio colposo e la devastazione colposa.
L’obiettivo dei magistrati è accertare se i due dirigenti abbiano fatto tutto il possibile per evitare il disastro ambientale, soprattutto prima dell’emergenza, in riferimento, in particolare, a un piano di tutela e a una convezione con i Vigili del Fuoco rimasti, secondo i pm, solo sulla carta. I due dirigenti verranno ascoltati dai magistrati nei prossimi giorni.
L’incendio sulle pendici del Vesuvio del 2017 fu devastante: ridusse in cenere ben 8,7 chilometri quadrati delle sue pendici.