Svaniti, (fortunatamente, o malauguratamente, a seconda dei punti di vista) gli impegni nelle coppe, il Napoli potrà concentrarsi esclusivamente sul campionato. Finalmente ci saranno allenamenti continui e costanti, con la possibilità di provare (repetita iuvant!) schemi e trame di gioco da proporre poi durante le partite.
Secondo il nostro modestissimo parere, questa nuova situazione potrebbe offrire a Ringhio diverse prospettive. Anzitutto, permettergli delle scelte (quasi) definitive circa i giocatori da impiegare per il finale di campionato, non più di 15/16. E poi, mettere in atto “il gioco delle coppie”. Spieghiamo subito il nostro pensiero. Partendo dalla conferma del portiere (Ospina, al momento, è da preferirsi), difesa con l’alternanza di tre centrali e sulle fasce, da una parte Hysaj-Di Lorenzo e dall’altra Rui-Ghoulam. Questi dovrebbero ridurre al minimo le incursioni in avanti per dare maggiore solidità al reparto difensivo, ben protetto da due centrocampisti. In attacco, Lozano-Politano a destra, Insigne a sinistra, con Mertens, gradatamente recuperato, come alternativa per lui e per Osimhen. Un terzo centrocampista, inoltre, come supporto al gioco offensivo. Il “gioco delle coppie” di cui sopra, potrebbe essere proposto a partite alternate, tenendo anche conto degli avversari, o anche nell’ambito dello stesso incontro.
Un’ultima notazione. E’ chiaro che le prossime tre partite sono veramente da “far tremar le vene e i polsi”. Noi tifosi vorremmo che dalle tre trasferte gli azzurri ritornassero con altrettante vittorie. Ma, più razionalmente, se portassimo a casa ‘quattro punticini’, dopo buone prestazioni sul piano del gioco, non sarebbe da considerarsi una iattura: significherebbe non aver perduto eccessivo terreno nei confronti dei “competitors per la Champions” e, di conseguenza, vedere accrescere forza morale e convinzione nelle proprie possibilità .
Ernesto Pucciarelli