La partita di ieri sera con il Bologna era considerata, a ragione, l’ultima spiaggia. Perdere altri punti, sarebbe significato dare l’addio alla possibilità di lottare per la conquista di quel quarto posto in campionato che apre le porte per la partecipazione alla prossima Champions. Questa presenza in Europa, con gli introiti che garantisce, per una società come il Napoli, attenta alle esigenze di bilancio e con la proprietà come unica “investitrice di capitali”, è di fondamentale importanza. Con un pizzico di fortuna, la partita con i felsinei è stata vinta, pur se tra mille batticuori e con i soliti errori difensivi che ormai sono diventati una costante per il Napoli. Però, qualche piccolo, ma significativo, “passo in avanti” c’è stato nella prestazione, a dimostrazione del fatto che l’organico partenopeo, se non a livello di ‘scudetto’, non è proprio da buttar via. Una volta recuperati i giocatori di primo piano, (manca solo Lozano, all’appello, sperando che l’infortunio di ieri sera a Ghoulam sia di scarsa entità) la lotta per l’obiettivo-Europa sicuramente non è impossibile.

Svaniti, (fortunatamente, o malauguratamente, a seconda dei punti di vista) gli impegni nelle coppe, il Napoli potrà concentrarsi esclusivamente sul campionato. Finalmente ci saranno allenamenti continui e costanti, con la possibilità di provare (repetita iuvant!) schemi e trame di gioco da proporre poi durante le partite.

Secondo il nostro modestissimo parere, questa nuova situazione potrebbe offrire a Ringhio diverse prospettive. Anzitutto, permettergli delle scelte (quasi) definitive circa i giocatori da impiegare per il finale di campionato, non più di 15/16. E poi, mettere in atto “il gioco delle coppie”. Spieghiamo subito il nostro pensiero. Partendo dalla conferma del portiere (Ospina, al momento, è da preferirsi), difesa con l’alternanza di tre centrali e sulle fasce, da una parte Hysaj-Di Lorenzo e dall’altra Rui-Ghoulam. Questi dovrebbero ridurre al minimo le incursioni in avanti per dare maggiore solidità al reparto difensivo, ben protetto da due centrocampisti. In attacco, Lozano-Politano a destra, Insigne a sinistra, con Mertens, gradatamente recuperato, come alternativa per lui e per Osimhen. Un terzo centrocampista, inoltre, come supporto al gioco offensivo. Il “gioco delle coppie” di cui sopra, potrebbe essere proposto a partite alternate, tenendo anche conto degli avversari, o anche nell’ambito dello stesso incontro.



Un’ultima notazione. E’ chiaro che le prossime tre partite sono veramente da “far tremar le vene e i polsi”. Noi tifosi vorremmo che dalle tre trasferte gli azzurri ritornassero con altrettante vittorie. Ma, più razionalmente, se portassimo a casa ‘quattro punticini’, dopo buone prestazioni sul piano del gioco, non sarebbe da considerarsi una iattura: significherebbe non aver perduto eccessivo terreno nei confronti dei “competitors per la Champions” e, di conseguenza, vedere accrescere forza morale e convinzione nelle proprie possibilità.
Ernesto Pucciarelli