In evidenza, secondo il nuovo calendario della manifestazione, i due fine settimana, quello di apertura e quello conclusivo, che non solo potranno intercettare i flussi turistici di passaggio nel capoluogo campano, ma offriranno l’opportunità ai turisti di poter mangiare la pizza anche ad ora di pranzo.
“Abbiamo deciso il cambio di date – conferma Claudio Sebillo, brand manager del NPV – per due motivi: il primo, di evitare un periodo meteorologicamente a rischio come quello settembrino ed il secondo per aumentare l’offerta turistica cittadina in un periodo in cui molti stranieri, sono solo di transito per la Costiera o per le isole del Golfo. Napoli Pizza Village potrebbe risultare un’ulteriore proposta per spingere i turisti a trascorrere una o due notti in città prima o dopo la vacanza nella meta prescelta”.
La kermesse, giunta alla settima edizione, riconferma così la sua vocazione di promozione turistica del territorio grazie alla partecipazione di pubblico che è cresciuta di anno in anno. Dalla prima edizione nel 2011 alla quale sono intervenute 60.000 persone, sono aumentati e migliorati i servizi offerti agli ospiti tanto che, nel settembre del 2016, sono stati ben 600.000 i visitatori fatti registrare dall’evento. Parallelamente è cresciuta anche la presenza dei turisti, facendo segnare negli alberghi napoletani nel periodo del Napoli Pizza Village un più 30% medio per ogni anno.
Si anticipa quindi a giugno anche il XVI Campionato Mondiale del Pizzaiolo – Trofeo Caputo, l’evento, che porta a Napoli oltre 650 pizzaiuoli di tutto il pianeta, con la competizione che prenderà il via lunedì 19.
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