Da ieri la mostra fotografica “L’insuperabile è imperfetto” di Marco Mantovani, ideata e realizzata dalla FISPES per promuovere l’Atletica paralimpica, è in esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
La mostra è partita dalla città di Grosseto lo scorso giugno in occasione del World Para Athletics Grand Prix e prosegue il suo giro nella penisola in un posto altamente iconico per storia e bellezza.
Le 26 immagini in bianco e nero resteranno al Museo del capoluogo calabrese fino al 28 ottobre ed è il frutto della stretta collaborazione tra il Direttore Carmelo Malacrino, il CIP Calabria presieduto da Antonello Scagliola e la delegata federale regionale Rossella Giarmoleo.
Le fotografie raccontano l’Atletica paralimpica in gesti e volti catturati agli Europei paralimpici di Grosseto 2016, Berlino 2018, alle Paralimpiadi di Rio 2016 e a varie tappe internazionali del circuito mondiale di GrandPrix e Winter Challenge in Italia (Grosseto, Rieti, Ancona).
All’inaugurazione erano presenti Marco Mantovani, fotografo ufficiale della Nazionale italiana di Para atletica, e l’atleta pluridecorata Oxana Corso.
La velocista paralimpica, che rappresenterà l’Italia agli imminenti Mondiali di Dubai (7-15 novembre), dichiara: “Essere presente a questa inaugurazione in uno scenario così caratteristico è stato davvero emozionante. I Bronzi di Riace sembrava ammirassero la nostra bellissima mostra. Con queste immagini vogliamo invitare il pubblico ad ‘assaporare con nuovi occhi’ le nostre gesta di atleti paralimpici, che possono sembrare insuperabili. Qui l’atletica si mostra in tutto il suo splendore. La perfezione è solo negli occhi di chi guarda”.
Mantovani aggiunge: “Vedere le mie foto esposte in un tempio della cultura così significativo è una cosa eccezionale ed inaspettata. Sono particolarmente felice che la mostra sia itinerante e spero davvero che il movimento dell’Atletica paralimpica ne giovi. L’accoglienza che abbiamo ricevuto qui è stata incredibile, dobbiamo guardare al Sud con maggiore attenzione. Ringrazio tutti coloro che hanno permesso questo, in primis la Federazione che ha creduto fortemente in questo progetto”.