All’incontro, condotto dalla prof.ssa Imma Lamberti, Presidente Zona 1 del Distretto Lions 108 YA di Napoli, parteciperanno: la dott.ssa Mariagrazia Vitelli, Consigliere Comune di Napoli; la dott.ssa Bruna Fiola, Consigliere Regione Campania; la prof.ssa Delia Rocco, socia Club Napoli Camaldoli; il dott. Alfredo Fabbrocini – Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Napoli; la dott.ssa Nunzia Brancati – Dirigente della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato e il dott. Pasquale Bruscino – I Vice Governatore Distretto 108Ya.
Il convegno sarà impreziosito dalla testimonianza di una vittima di violenza, e arricchito dagli intermezzi musicali dei Maestri Filippo Vitiello e Ferdinando Guarino. A conclusione interverrà il dott. Franco Scarpino, Governatore del Distretto 108Ya dei Lions di Napoli.
“Ringrazio i Lions per questa importantissima occasione di riflessione e di proposte – ha dichiarato il Consigliere Vitelli – da sempre sono vicina a queste problematiche. Nella mia esperienza di Consigliere presso la V Municipalità del Comune di Napoli ho sostenuto con forza l’attività fondamentale dei centri antiviolenza. Ho lavorato a tante iniziative con la collaborazione di Mario Guarino, oggi responsabile del pronto soccorso del C.T.O., e dell’avvocato Alessia Schisano e della giornalista Giuliana Covella. Ragionare sulle leggi e ascoltare con attenzione le vittime significa capire anche quali siano le norme da migliorare per un’efficace azione di prevenzione e repressione”.
“La Giunta Regionale ha approvato una delibera per istituire il “percorso rosa” all’interno dei pronto soccorso degli ospedali, un documento scritto sulle violenze subite che descrive l’ultimo evento violento subito, la violenza pregressa per costruire quell’escalation fondamentale a evidenziare i rischi per la vita che la donna corre” aggiunge il Consigliere Fiola, che da presidente della VI Commissione consiliare permanente è stata anche prima firmataria della delibera. “Il referto psicologico è un passo importante, ma servono strumenti perché le donne possano denunciare e proteggere se stesse ed i propri figli. Incontri come questi danno spunti preziosi al nostro lavoro”.
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