Il Centro Universitario Teatrale di Cassino diretto da Giorgio Mennoia, nell’ambito delle attività programmatiche, propone “Samuel Beckett e l’Assurdo: dalla pagina alla messinscena”, con Antonio Borriello, studioso, attore, regista e scenografo, tra i più apprezzati esperti internazionali dell’autore di “Aspettando Godot”.
L’appuntamento è per lunedì 20 marzo al teatro “Manzoni” dalle ore 17 alle ore 19. Borriello, fedele interprete del grande dubliner di Parigi, oltre a riferire sui linguaggi, codici e tecniche della scena beckettiana, tratterà la fedeltà e il tradimento del testo di uno dei più grandi drammaturghi del ‘900, premio Nobel per la Letteratura, nonché degli aspetti drammaturgici e spettacolari.
Borriello che da anni lavora sulla drammaturgia dell’Assurdo, ha al suo attivo diverse pubblicazioni: Samuel Beckett, Krapp’s Last Tape: dalla pagina alla messinscena, Napoli ESI; Numerical references in Krapp’s Last Tape, in Samuel Beckett: Endlessnes in the Year 2000. Samuel Beckett: Fin sans fin en l’an 2000, a cura di Angela Moorjani e Carola Veit, Amsterdam – New York Rodopi; Beckett the Euclidean (as is he who interprets him), in The Tragic Comedy of Samuel Beckett, editors Daniela Guardamagna, Rosanna M. Sebellin, University “Tor Vergata” Roma, Bari Laterza. Già membro della “The Samuel Beckett Society”, ha tenuto interventi a Dublino (Trinity College), Berlino (Humboldt-Universität), Amsterdam, Los Angeles, Roma, Napoli. Ha svolto laboratori con il “Gruppo Sperimentazione Teatrale ABC”, privilegiando la ricerca storico-teatrale e la formazione dell’attore attraverso metodologie e tecniche di Stanislavskij, Brecht, Grotowski. Ha interpretato e diretto: Medea di Euripide; Antigone di Sofocle, Anfiteatro Pompei; Riccardo III di W. Shakespeare; La Sabbiera di E. Albee; La cantatrice calva – Il nuovo inquilino di E. Ionesco, Maggio dei Monumenti Napoli; Fando e Lis di F. Arrabal, “IV^ Settimana Internazionale Teatro Laboratorio”, Teatro Metropolitan T/Greco; Arcicoso di R. Pinget, Teatro La Riggiola Napoli; El Hombre Deshabitado di R. Alberti, Istituto Universitario Orientale – Instituto Cultural Espanol de Santiago, Ambasciata Spagnola in Italia, Teatro Nuovo Napoli; Aspettando Godot – Va e vieni – Improvviso dell’Ohio – Testi per nulla – Dondolo – Passi – Assunzione – Giorni felici – Respiro – Omaggio a Samuel Beckett e L’ultimo nastro di Krapp, con l’imprimatur dello stesso Beckett, Villa Macrina, Teatro Metropolitan, T/Greco – Teatro Politeama T/Annunziata, Ambasciata Irlandese in Italia; Performance: the body, the mime and the voice, Glendale Community College, Los Angeles. “Antonio Borriello da insegnante si è prodigato nel tempo per suscitare nelle studentesse e negli studenti l’amore per la Cultura ed in particolare per la drammaturgia; esperto di linguaggi e apparati teatrali, è tra i maggiori studiosi di Samuel Beckett e del Teatro dell’Assurdo a livello mondiale” (Biagio Scognamiglio, MIUR). “Le grandi passioni accompagnano gli steccati spazio-temporali, si rinnovano costantemente dandosi asintomatiche mete. Quella di Antonio Borriello per Samuel Beckett è una grande passione, nata da una seduzione letteraria, da un incontro fatale con le parole di uno scrittore che colpiscono in profondità, si impongono necessarie al senso, sedimentano nella coscienza: quel meccanismo di fascinazione dell’arte che genera una magica empatia tra lettore e artista, fra fruitore ed opera. Sono proprio questo processo ‘auratico’, questa creativa sintonia, che hanno giocato un ruolo fondamentale nella ricerca e nell’analisi a tutto campo – sempre aperta a inedite soluzioni, a critiche scoperte – che del teatro di Samuel Beckett ha operato e opera – infaticabilmente – Antonio Borriello, un intellettuale ‘integrale’ che all’amore per la ricerca unisce due aspetti complementari che ne fanno un personaggio di spicco nel panorama del teatro contemporaneo: la necessità di divulgare didatticamente il suo patrimonio euristico in Scuole ed Università italiane e straniere; la ‘prassi’ teatrale esercitata in qualità di attore e regista” (Mario Ruotolo, “Sipario”). “In the lecture section of his demonstration, Mr. Borriello, through an interpreter, exhibited a high level of expertise in his field, demonstrating a background knowledge of classic through modern theater styles, expressed with a love of the stage and an over-riding commitment to the performing art. My students were moved and inspired. I am truly grateful for the opportunity to present the artistry of Antonio Borriello to performing arts students” (Kenneth R. Gray, Professor Theatre Arts, Glendale Community College, Los Angeles). “Mr. Antonio Borriello sat in on my Movement for Theater class. After each exercise and improvisation he was asked to comment to the students. His unique view of theater and theater movement gave my students an all too short a view of the possibilities of his type of work. They unanimously expressed the wish that they could continue the class beyond its allotted time. His mastery of technique and finesse of emotion left us all wanting more” (Lynn Mcmurrey, Assoc. Professor, Glendale Community College).