sostenere giovani studenti del Sud Italia attraverso l’assegnazione di borse di studio, con il fine di contribuire in concreto all’attuazione del diritto allo studio così come è sancito nell’art. 34 della Costituzione della Repubblica Italiana;
promuovere, attraverso riconoscimenti e menzioni, personalità, enti e organizzazioni che contribuiscano e hanno contribuito con il loro impegno, ingegno e lavoro a favorire occasioni e opportunità di crescita e sviluppo di Napoli e dell’intero Mezzogiorno d’Italia e che hanno promosso in modo positivo l’immagine di Napoli e del meridione d’Italia in ambito nazionale e nel mondo.
Il Premio è premiato: nel 2014 il Premio Siti Reali ha ricevuto tre riconoscimenti dalle più alte cariche dello Stato: Camera dei Deputati, Senato e Presidenza della Repubblica attraverso tre medaglie d’onore.
Il Premio Siti Reali è accompagnato ogni anno da un programma di iniziative di sostegno – socio-culturali ed educative, istituzionali, di sensibilizzazione, di restauro – e si conclude con una cerimonia finale di assegnazione dei premi e dei riconoscimenti. Il primo appuntamento in programma, previsto per il 28 aprile 2017, è la visita a Villa Rosebery a Napoli su particolare concessione della Presidenza della Repubblica (ore 15:00 su prenotazione). In tale occasione sarà possibile rinnovare il sostegno a Siti Reali tramite l’adesione alla campagna di tesseramento 2017/2018: un gesto concreto per contribuire al fondo dedicato alle borse di studio del Premio Siti Reali.
Come partecipare al bando: inviare la propria domanda di partecipazione (allegato A e allegato B) a mezzo raccomandata entro il 30 giugno 2017 (fa fede il timbro postale) a Associazione per i Siti Reali e le Residenze Borboniche Onlus – via Lago Lucrino 74, 80147, Napoli.
“4-8: quattro anni di vita, otto borse di studio, è il bilancio positivo di queste edizioni del Premio Siti Reali – dice Alessandro Manna, presidente Siti Reali Onlus – con le quali abbiamo concretamente contribuito ad aiutare le famiglie impegnate nella crescita sociale e nella formazione universitaria dei propri figli, desiderosi di costruire un futuro migliore e si spera qui, al Sud e per il Sud; dall’altro abbiamo avviato un dialogo tra il circuito dei siti borbonici di Napoli e del Sud Italia e le comunità sociali, culturali e scientifiche meridionali, valorizzando l’azione di persone e istituzioni che ogni giorno e nel tempo sono impegnate in modo positivo a favore del nostro bellissimo Mezzogiorno italiano e del patrimonio culturale”.