I pellegrinaggi vanno verso Cascia per onorare Santa Rita, oggetto di una straordinaria devozione popolare perché è molto amata dal popolo che la sente molto vicina per la “normalità” dell’esistenza quotidiana da Lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e, infine, come monaca agostiniana.
In particolare, le visite dei pellegrini si dirigono verso il Monastero e Roccaporena, dove ancora oggi si può visitare quella che fu la casa della Santa, l’orto del Miracolo e lo scoglio di Santa Rita, luogo in cui pregava.
Santa Rita da Cascia, infatti, è una delle sante più amate nel mondo, grazie al suo continuo e costante messaggio di amore, di dialogo e pace.
In Campania, ad Avellino, le celebrazioni in onore di Santa Rita cominciano con l’inizio della novena, il 13 maggio.
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Santa Rita è molto venerata ad Avellino e, anche se non è la patrona della città, la devozione verso la sua figura è molto sentita, ed aumenta di anno in anno.
Ma la Santa dei Miracoli impossibili, conosciuta anche Santa delle Rose, non è venerata soltanto ad Avellino: numerosi sono i fedeli da tutto il mondo e dalla Campania che ogni anno raggiungono i luoghi in cui ha vissuto la Santa.
Negli scorsi anni è stata registrata, infatti, una forte affluenza nei luoghi del culto da cittadini proveniente da tutta la Campania.