Lo spettacolo, diretto da Eduardo Zampella, è incentrato sul rapporto Morboso tra due amanti, che giocano a sviscerare il proprio ego all’interno di carnevalesco rapporto di lascivia ed erotismo.
Erotismo come egoismo, morbosità come grottesco altruismo sebbene perverso e depravato. La situazione dei due amanti si può, in un certo senso, paragonare a quella dell’attore, che si spassa al gioco della rappresentazione dell’amore e dell’odio.