La compagnia de “Il Teatro di Donna Peppa”, capitanata e diretta come sempre dallo stesso Aprea, si cimenta in due atti decisamente divertenti, con l’affiatamento e la bravura che la contraddistinguono e che, ormai da anni, richiama un pubblico numeroso.
Singolare e sorprendente la location dell’allestimento scenico: Villa Clotilde Marghieri, edificio sconosciuto ai più e intitolato ad un’intellettuale che, all’inizio del secolo scorso, amava intrattenersi in questa amena località ai piedi del Vesuvio, non lontano dalla celebre Villa delle Ginestre.
“Ho voluto sperimentare questo insolito quanto suggestivo luogo –ha dichiarato Aprea, al termine dello spettacolo-poiché mi sembrava il giusto prosieguo dopo gli allestimenti estivi dei due anni precedenti, ovvero Villa Bruno Prota e Villa del Cardinale, immaginando Torre del Greco come una Città-Teatro…”.
Con queste parole, il regista-autore ha voluto sottolineare di dover fare di “necessità virtù”, esplorando e sperimentando nuovi angoli del nostro territorio, data la mancanza di un teatro comunale e di sovvenzioni pubbliche. Tuttavia, la passione per il teatro e la tenacia di tutta la compagnia sono state premiate ancora una volta : il pubblico ha trascorso qualche ora in totale spensieratezza, accolto in un angolo naturalisticamente spettacolare.
Coinvolgenti e carismatici i mattatori di sempre, Antonello Aprea e Teresa Di Rosa, bravi e carichi d’entusiasmo tutti gli altri attori, alcuni davvero giovanissimi.
Si replica ancora il prossimo fine settimana, alle 20.30, sempre a villa Marghieri.
Marika Galloro