Spiega Carolina Carpentieri, presidente di SCISAR e regista dello spettacolo: “Girando di volta in volta una carta, attraverso la danza, il canto e la musica, prenderanno vita i personaggi dei quadri. Di scena in scena, con giochi di luce e di musica, il villaggio vivrà grazie ai performer che tra una coreografia popolare e un’altra in body percussion, creeranno un paese. Si tratta di un modello di arte inclusiva perché ogni performance prevede la presenza di disabili e di artisti d’eccezione che hanno prestato la loro opera a titolo gratuito, consentendoci di girare la pagina dell’ovvia normalità”.
Lo spettacolo è nato da un lavoro di ricerca in cui le arti figurative, la musica, la danza e il teatro si contaminano fondendosi in 14 performance. In realtà la comunità è un “bel pretesto” per mettere sotto i riflettori un paese dove l’incontro, le radici, il contatto, la cooperazione e la gioia sono costantemente cercate come ancore di salvezza e volani d’amore.
“Il lavoro è fortemente declinato al femminile”, aggiunge Carolina Carpentieri, “perché nella donna si individua la forza di trasformare il dolore in vita e di generare nuovi scenari senza mai perdere la bussola dell’amore. E così, in questa rappresentazione, ogni personaggio trova il suo spazio di azione”.
Motore dello spettacolo è la famosa canzone “Volta la carta” di Fabrizio De André che è stata ricomposta per diventare il canovaccio che ha guidato il flusso delle scene.
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Coreografie-Valentina Baruffo; Tele scenografiche-Giovanna Frangiosa
Guide SCISAR: Benedetta Ciccariello, Carmen Famiglietti, Simona Guida, Claudia Sabella, Francesco Paolo Manna, Ilaria Morelli, Nello Vitiello, Marta Cataldo.
Con la partecipazione straordinaria di: Il Calicanto diretto da Silvana Noschese; Kethane Gipsy Danze diretto da Carmen Famiglietti; Oplonti Arte Danza di Gena Pinto
Touché by Scisar – Ensemble femminile diretto da F. P. Manna
Progettazione e regia di Carolina Carpentieri