La Chiesa di San Giovanni a Carbonara e il Complesso di San Domenico Maggiore, ricche di testimonianze storico-artistiche della Napoli spagnola del primo Cinquecento, saranno fruibili con personale della Napoli Servizi, per tutti i weekend della mostra, secondo il seguente calendario e i seguenti orari:
Venerdรฌ 7, sabato 8, domenica 9 (Pasqua) e lunedรฌ 10 aprile 2023 (Pasquetta), dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 14, sabato 15 e domenica 16 aprile 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Domenica 23, lunedรฌ 24 e martedรฌ 25 aprile 2023 (Festa della Liberazione)
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Venerdรฌ 28, sabato 29, domenica 30 aprile e lunedรฌ 1 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 5, sabato 6, domenica 7 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 12, sabato 13 e domenica 14 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 19, sabato 20, domenica 21 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 26, sabato 27 e domenica 28 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 2, sabato 3 e domenica 4 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 9, sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 16, sabato 17 e domenica 18 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Venerdรฌ 23, sabato 24 e domenica 25 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18
Artisti come Pedro Fernรกndez, Bartolomรฉ Ordรณรฑez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete furono protagonisti di unโeccezionale stagione artistica, sostenuta dal mecenatismo degli Ordini religiosi e dellโaristocrazia, desiderosa di lasciare una traccia indelebile della propria grandezza finanziando opere di ambiziosa magnificenza, spesso realizzate, alla maniera degli Antichi, servendosi del durevole marmo di Carrara di cui molte chiese napoletane conservano eccellenti testimonianze.
Nella Chiesa di San Giovanni a Carbonara, ad esempio, รจ possibile ammirare la Cappella Caracciolo di Vico con opere di Bartolomรฉ Ordรณรฑez e la Decorazione marmorea sul portale di ingresso e sullโaltare della Adorazione dei Magi di Diego de Siloe, mentre nella Cappella del Doce in San Domenico Maggiore รจ presente la Decorazione marmorea di Girolamo Santacroce e bottega, nella vicina Cappella Carafa di Ruvo (o della Nativitร ) lโAffresco della volta con Profeti di Pedro Fernรกndez; di notevole importanza anche la Cappella Carafa di Santa Severina (o di San Martino) con la Decorazione marmorea con segni zodiacali di Andrea Ferrucci da Fiesole. Nella Basilica di San Domenico Maggiore si percepisce il legame piรน forte tra la Mostra e la cittร .
La Madonna del pesce di Raffaello, esposta in sala Causa al Museo e Real Bosco di Capodimonte, tornata in cittร per la prima volta dopo 400 anni, era stata realizzata per la Cappella della famiglia del Doce (o di Santa Rosa) in San Domenico Maggiore. Lโopera divenne un punto di riferimento fondamentale per gli artisti attivi a Napoli durante il Cinquecento. Fu poi asportata dai governanti spagnoli e trasferita a Madrid intorno alla metร del Seicento.