Ai lavori, che si apriranno con i saluti istituzionali di Direttore Generale dell’ASL Napoli 3 Sud Dr. Giuseppe Russo, Direttore Sanitario Aziendale Dr.ssa Elvira Bianco, Direttore Sanitario OORR Area Nola – Pollena Dr.ssa Daniela Schiavone, prenderanno parte 40 relatori suddivisi in due sessioni parallele rivolte una a neurologi, neuro-radiologi, internisti, cardiologi e medici delle aree Accettazione e Urgenza e Anestesia e Rianimazione e l’altra a tecnici di Neurofisiopatologia, infermieri dell’area Critica e fisioterapisti. Accreditato per un massimo di 80 partecipanti, il corso consentirà di approfondire cosa accade nel cervello di chi è colpito da ictus con exitus improvviso e quando e come l’intervento del neurochirugo può salvare una vita, con particolare attenzione alle complicanze, alle interrelazioni con le comorbilità e alla riabilitazione.
“Le patologie cerebrovascolari sono tra le principali cause di morte e disabilità nel mondo – sottolinea il dott. Pasquale Scala, responsabile scientifico del corso, da anni impegnato in campagne di formazione, informazione e prevenzione – La pandemia da Covid ha trasformato il lavoro quotidiano ospedaliero imponendoci percorsi di cura diversificati per far fronte a nuovi scenari di sofferenza del paziente e, nel contempo, ci ha reso consapevoli che la sfida per il nostro sistema assistenziale deve sempre di più essere efficace per le patologie tempo dipendenti come lo stroke e le sue complicanze.
In attesa dell’attivazione della stroke-unit, che prevediamo a breve – spiega il dott. Scala – grazie al grande lavoro di squadra tra 118, Pronto Soccorso, NeuroStroke e Radiologia, nel Presidio Ospedaliero Nolano è attivo un percorso ictus che ci consente sia di intervenire con la rivascolarizzazione farmacologica, sia di individuare i pazienti da avviare alla trombectomia presso Hub di riferimento”.