Alessandro, prigioniero fin da bambino di un corpo che lo costringeva a vivere in sedia a rotelle, aveva imparato a superare le barriere, liberando la mente e dedicandosi alla scrittura grazie all’ausilio degli operatori del don Orione e di una tavola dotata di segni pittografici e ideografici. Animato da una grande fede, quando ha capito che un tumore all’intestino non gli avrebbe lasciato scampo, ha deciso di raccogliere le sue poesie nel libro La vita è cambiamento per lasciare un messaggio di speranza ai malati e destinare fondi alla realizzazione, a Napoli, di una sala multisensoriale per i disabili. Un progetto subito accolto con entusiasmo da don Nellusco Tombacco, direttore della casa Don Orione di Napoli e di Ercolano.
“Speravamo che, venerdì prossimo, Alessandro potesse essere con noi in teatro a vedere lo spettacolo Imparare ad amare, tratto da suo libro La vita è cambiamento”, racconta il padre spirituale, don Roberto Filippini, vicedirettore del centro don Orione. “Invece, non ce l’ha fatta a superare una bronchite che se l’è portato via lo scorso 30 aprile. Abbiamo deciso di non fermare lo spettacolo per rispettare il suo desiderio: Alessandro voleva a tutti i costi realizzare la sala multisensoriale e noi ci impegneremo per raccogliere i soldi necessari ad attrezzarla. Lo spettacolo del 4 maggio sarà il modo migliore per ricordare Alessandro”.