Il presidente nonché regista della compagnia torrese, Antonello Aprea, stavolta ha puntato su un rifacimento effettuato da Gaetano Di Maio dell’antico testo di Aristofane “Lisistrata”, uno scritto risalente addirittura al 411 a.C. , portato in scena per la prima volta ad Atene.
Aprea accoglie e personalizza la rivisitazione in chiave partenopea, pensata a suo tempo da Di Maio per Luisa Conte, trovando in essa una comicità e una satira a lui congeniali ed ancora attuali.
La vecchia diatriba “maschi contro femmine”, o, se si vuole, aggressività e violenza contro resilienza ( che in parte rappresentano l’essenza rispettiva di uomini e donne), anima una narrazione leggera ed esilarante, costellata di personaggi ispirati alla matrice popolaresca del teatro nostrano.
Oltre i mattatori consueti e bravissimi, Teresa Di Rosa ed Antonello Aprea ( i coniugi Lisistrata e Saccone nella finzione scenica), tanti altri interpreti hanno dato vita ad una commedia spassosa , suscitando l’ilarità del pubblico.
A fine spettacolo, dopo i ringraziamenti sentiti, Aprea non ha potuto nascondere una piccola nota di amarezza : “ Sono grato al pubblico che con affetto ci segue da tanti anni, ma…non sono sicuro di continuare a fare teatro qui a Torre del Greco. Troppi ostacoli, troppi paletti. Devo ringraziare i miei sponsor, privati imprenditori, e la mia compagnia di attori se anche stavolta, con sforzi e sacrifici notevoli, siamo riusciti a portare in scena una nuova rappresentazione in una splendida location come Villa del Cardinale, caduta, ahimè, in stato di semiabbandono…”.
Viste le tantissime richieste, ci saranno due repliche fuori programma i prossimi 8 e 9 luglio.
Marika Galloro
