Il ritorno della scultura nella Villa Comunale di Ercolano sarà celebrato con una cerimonia in programma venerdì 29 ottobre p.v. alle ore 11.00, alla presenza del sindaco Ciro Buonajuto, del direttore del Parco Archeologico Francesco Sirano; e di una rappresentanza di alunni delle scuole cittadine.
La statua, donata dal governo della Repubblica Popolare Cinese alla Città di Ercolano, fu danneggiata in modo molto grave. Il Parco, sentito il Comune di Ercolano, si rese subito disponibile a valutare un intervento e, dopo alcuni sopralluoghi, i frammenti furono trasportati nella sede del Parco in collaborazione con l’amministrazione comunale. Un gesto di solidarietà con il territorio, che grazie ad un complesso intervento di ripristino e radicale rafforzamento degli assemblaggi della scultura, gestito con sapiente capacità dagli assistenti tecnici, ha permesso di riassemblare e ricostruire la scultura.
“L’iniziativa di recupero della copia del soldato dell’esercito di Xian – dichiara il Direttore Sirano – risponde ad un processo partecipato in cui il Parco collabora fortemente con la comunità locale mettendo a disposizione il proprio know how, come già aveva fatto nel 2018 con un tabernacolo in via Mare posto di fronte all’ingresso settecentesco al Teatro antico. Non solo simbolici ma concreti e reali sono il dialogo tra passato e presente, la sinergia e l’intesa messi in campo ormai da anni nel mutuo intervento tra Parco, comunità locale e Amministrazione di Ercolano”.
“Chi distrugge la bellezza sappia che la ricostruiamo e che non ci arrendiamo ai vandali. Il recupero della statua, grazie al supporto del Parco Archeologico di Ercolano, è la risposta più efficace che potevamo dare a chi pensava che il proprio gesto sconsiderato ci avrebbe fermato. Non è così! – dichiara il sindaco Buonajuto. Ho voluto fortemente che la cerimonia si tenesse alla presenza di una rappresentanza di alunni delle scuole di Ercolano perché le nuove generazioni possano essere sempre di più testimoni di momenti di crescita culturale. Continuiamo a guardare al futuro senza dimenticare il nostro passato”.