Napoli – Scaduta la zona rossa della Campania, confermata fino al 3 dicembre dall’ultima Ordinanza del Ministro della Salute 27 novembre 2020 (rinnovo), il Ministro della Salute ha firmato l’ordinanza che cambia colore a 7 regioni.

Diventano gialle Emilia Romagna, Umbria, Marche e Friuli Venezia Giulia, mentre Campania, Toscana e Alto Adige passano dalla zona rossa alla Arancione dalla mezzanotte di sabato (salvo l’Alto Adige, dalla mezzanotte di ieri).

– Con il nuovo Dpcm, cambiano le misure previste per gli spostamenti. Oltre infatti ai nuovi divieti di spostamento fra regioni e comuni validi per tutto il territorio nazionale dal 21 dicembre al 6 gennaio, nelle zone arancioni è inoltre “vietato – si legge – ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di residenza di cui al comma 1, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori di cui al comma 1 è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del presente decreto”.



“E’ vietato – inoltre – ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

– Con le nuove regole stabilite nel Dpcm cambia anche il capitolo ristorazione: in zona arancione come nella rossa “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.

– Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie (ricordiamo, però, che in Campania, il governatore De Luca ha deciso che, le scuole riaprono il 7 gennaio). Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

– Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

– Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

-La zona arancione in Campania consente  la riapertura, invece, di tutti i negozi al dettaglio, anche di quelli che mettono in vendita dunque beni considerati non di prima necessità. Ad esempio, potranno riaprire i negozi di abbigliamento e i centri estetici, che in zona rossa erano stati chiusi.

-Gli spostamenti devono sempre essere effettuati nel rispetto del coprifuoco vigente su tutto il territorio nazionale, che ricordiamo è in vigore dalle 22 alle 5.