Pressoché quotidianamente, alla ribalta della cronaca del nostro territorio e non solo, viene catapultata una difficile realtà con cui presto o tardi s’incappa per cause di forza maggiore: quella degli ospedali. Ormai non c’è giorno in cui uno degli storici nosocomi del napoletano non venga citato dai media per qualche disservizio o qualche anomalia, con conseguenze spesso pesanti per la salute dei cittadini. Ma i torresi in particolare, oramai da oltre un decennio, si sono “abituati” a dover fare i conti con un ospedale cittadino, il Maresca, che ha cambiato radicalmente la sua identità, passando da presidio sanitario di riferimento per la popolazione, a struttura depotenziata in cui sopravvivono pochi sparuti reparti.
Per quanto i comitati e le associazioni, prima tra tutte l’Associazione Pro Maresca, abbiano cercato di scongiurare e rallentare uno smantellamento annunciato, nella realtà dei fatti il nostro nosocomio non è più quello che rappresentava in passato e difficilmente potrà tornare ad esserlo.
I vari amministratori politici, a livello comunale o regionale, hanno proclamato più volte “L’ospedale non morirà, anzi…”, ma quello che hanno di fronte i cittadini non corrisponde ad una struttura efficiente o quanto meno in via di ripresa, bensì ad uno scenario alquanto diverso sul quale, si spera, l’attuale sindaco Luigi Mennella deve adesso prendere una posizione ferma e dare risposte.
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Il punto numero 7 del programma elettorale dell’attuale sindaco, eletto ben cinque mesi fa alla guida della cittadina del mare e del corallo, è notoriamente dedicato anche al “Diritto alla salute” facendo un chiaro riferimento alla sanità territoriale.
Ebbene, adesso che Mennella è alla guida della città di Torre del Greco, dove ormai da oltre dieci anni i suoi cittadini chiedono che l’ospedale di via Montedoro torni fiore all’occhiello del territorio vesuviano, tutti si aspettano che quel doloroso capitolo “Maresca”, capitolo che sembra esser stato chiuso, venga invece riaperto, e soprattutto risolto, una volta per tutte.
Non sarà facile per Mennella mettere le mani sull’ospedale corallino, soprattutto se si pensa che a favorire il depauperamento della struttura siano stati alcuni personaggi a lui noti e cari: primi tra questi, Pasquale Sommese e Mario Casillo (figlio di Franco), entrambi in quota al Partito Democratico.
E, con loro due, di riflesso, anche tutti quei politici locali che spesso e volentieri hanno fatto anche un applauso al loro operato. Tra questi spiccano Clelia Gorga, Loredana Raia, ed anche e soprattutto proprio Luigi Mennella.
Del resto, alcuni politici locali da un lato si sono spesso sbilanciati con frasi battagliere in difesa dell’ospedale mentre dall’altro sono andati a braccetto con chi ha fatto di tutto per porre la parola fine sulla struttura di via Montedoro.
Adesso il penalista con la passione per la politica è al timone del comando cittadino ed è il momento che Luigi Mennella, fedelissimo di Casillo, prenda una posizione netta e chiara sulla vicenda Maresca e sulla sanità locale in difesa dei suoi cittadini ed elettori.
Antonio Civitillo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 15 novembre 2023
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