Tasse comunali in aumento. Per la cittadinanza torrese sul fronte delle tasse sarà un anno negativo. Infatti, il Comune di Torre del Greco si è mosso per l’aumento dell’Imu sulla seconda casa e dell’Irpef. Su questo argomento, abbiamo sentito l’assessore al Bilancio, Ciro Accardo, che ha risposto alle nostre domande.

Ciro-Accardo-politico

Cosa vi ha indotto a procedere all’aumento dell’Imu per la seconda casa e dell’Irpef?
“Purtroppo abbiamo dovuto scontare un ulteriore decremento delle risorse statali. Rispetto al versamento già ridotto dello scorso anno, ci troviamo tre milioni in meno rispetto al cosiddetto fondo di solidarietà. A questa cifra, già di per se consistente, si sono aggiunti i 7,2 milioni di euro legati alla compartecipazione dei lavori programmati con il piano di interventi Più Europa. Lavori, come i cittadini sanno, concentratisi tutti alla fine dell’anno a causa dei ritardi accumulati dalla precedente amministrazione comunale. Senza dimenticare la compartecipazione sanitaria di 1,1 milioni di euro e i crediti di dubbia esigibilità. L’aumento dell’Imu sulla seconda casa e dell’aliquota comunale Irpef sono purtroppo state , per quanto dolorose, scelte inevitabili”.
Eppure fino a qualche settimana fa parlavate in maniera trionfale del calo del costo legato alla smaltimento dei rifiuti?
“E’ questo è una circostanza che confermiamo. Dove può, l’amministrazione sta lavorando per fare calare il peso fiscale sui suoi cittadini. Ancora oggi la Tasi e la Tari a Torre del Greco sono tra le più basse della provincia di Napoli. A Torre la prima casa, come invece non avviene in molte città a noi anche vicine, non è tassata. Siamo attenti insomma a non gravare sulla popolazione, in un momento in cui gli effetti della crisi economica sono ancora forti. Sulla Tarsu, inutile dirlo, chiediamo la collaborazione della gente: solo così potremo confermare questo trend verso un calo complessivo del costo dell’intero servizio”.
E allora ipotizzabile un passo indietro rispetto agli aumenti registrati quest’anno?
“Si tratta di un’ipotesi percorribile. Di certo nel 2016 non ci troveremo in bilancio l’onere di dover prevedere in uscita una cifra di oltre sette milioni per i lavori di riqualificazione cittadini. Ma se dal Governo centrale dovessero arrivare ancora tagli, sarà difficile per qualsiasi amministrazione fare quadrare i propri conti come già avvenuto quest’anno”.
Alan