L’utile netto si attesta a € 8,464 milioni registrando un incremento del 69% rispetto all’esercizio precedente (+€5,011 milioni di euro), confermando la capacità della Banca di realizzare, anche attraverso la crescita nei vari comparti, risultati in linea con gli obiettivi di Piano Industriale, migliorando nel contempo i principali indicatori di Bilancio in uno con un ulteriore rafforzamento patrimoniale. A fine 2019 la Banca ha infatti fatto registrare una misura del coefficiente patrimoniale, che esprime la solidità aziendale, pari al 14% (13,20% a fine 2018), valore più elevato dell’ultimo decennio.
Le masse intermediate hanno superato i 4 miliardi (+1,61%). In particolare, beneficiando di circa 280 milioni di nuove erogazioni a Famiglie ed Imprese del territorio, i prestiti alla clientela in bonis crescono di 82 mln (+7,3%) rispetto al 2018 attestandosi a 1.200 milioni circa. Risultano, altresì, in aumento sia la raccolta diretta (+1,6%), che si attesta a 1.894 milioni, sia la raccolta indiretta (+2,2%) salita a 570 milioni circa, trainata, quest’ultima, da una produzione lorda di 84 milioni nel comparto bancassicurazione e risparmio gestito.
Raggiunti anche gli obiettivi previsti dal Piano NPL (NPL strategic plan) grazie alla consistente cessione di sofferenze, per circa 127 mln, realizzata principalmente attraverso una operazione di cartolarizzazione multioriginator con garanzia dello Stato (GACS) perfezionata con altre banche per il tramite della Luzzatti S.p.A. (veicolo societario di categoria delle banche popolari). Ciò ha permesso – in linea con le previsioni di Piano Industriale – di ridurre lo stock dei crediti deteriorati lordi (-27%), registrando un sensibile miglioramento dell’NPL Ratio lordo (-780 punti base).
Apprezzabile il contributo dell’Area Finanza, in sensibile crescita (+62%), in uno al fondamentale apporto della parte commissionale.
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Gli oneri operativi – in ulteriore riduzione (-5,2%) – grazie alla opportuna e costante attività di cost saving in tale ambito, hanno permesso di conseguire un risultato della gestione operativa sostanzialmente in linea con il 2018 (-1,1%), nonostante il perdurare di un andamento dei tassi di mercato particolarmente compresso.
In ulteriore miglioramento, quindi, l’indicatore cost income, risultato pari al 61%, a conferma di una ritrovata efficienza operativa, evidenziando il significativo miglioramento di produttività e di equilibrio economico realizzato nell’anno.
Più che positiva la posizione di liquidità, con gli indicatori di riferimento LCR/ NSFR, su livelli ampiamente superiori rispetto ai minimi richiesti.
Il patrimonio netto di bilancio, comprensivo dell’utile dell’esercizio, si attesta a 190,1 milioni in crescita di 10,8 milioni rispetto ai 179,2 milioni di fine 2018.
La proposta di ripartizione dell’utile formulata dal Consiglio di Amministrazione, che prevede l’integrale destinazione alle riserve di patrimonio netto della Banca, fatta eccezione per Euro 130 mila destinati al fondo di beneficenza (secondo le disposizioni dell’art. 55 b Statuto Sociale), ha tenuto in debito conto le indicazioni di massima prudenza espresse dalla Banca d’Italia, che ha esteso alle banche meno significative la Raccomandazione BCE del 27 marzo 2020 in materia di distribuzioni di dividendi durante la pandemia, con l’obiettivo di destinare gli utili al rafforzamento dei mezzi propri, e di mettere il sistema finanziario nella condizione migliore per assorbire le perdite che si materializzeranno a causa dell’emergenza sanitaria e per poter continuare a sostenere l’economia.
Il Consiglio di Amministrazione -in conformità a quanto previsto dal DLgs 254/2016- ha approvato nella medesima seduta anche la Dichiarazione Non Finanziaria riferita all’esercizio chiusosi al 31 dicembre 2019.
Il documento, giunto alla terza edizione, rappresenta un ulteriore passo nell’evoluzione dell’accountability della BCP ed è stato impostato quest’anno in ottica Integrated Thinking, secondo la logica dei Capitali: relazionale, umano, sociale, finanziario, naturale. La DNF fornisce, inoltre, una modalità di comunicazione preziosa perché sintetizza le numerose azioni intraprese dalla BCP sul territorio e gli indirizzi in ottica “Sostenibilità”, al fine di modellare le strategie aziendali anche in funzione dei nuovi orientamenti ESG (Environmental, Social and Governance), per rispondere sempre meglio alle aspettative e ai bisogni di tutti gli stakeholder.
“Siamo soddisfatti dell’andamento economico 2019 – commenta Felice Delle Femine Direttore Generale della BCP – perché conseguito attraverso il contributo di tutte le Risorse, con grande impegno, frutto di una sostenuta attività, avviata nel secondo semestre 2017, di rafforzamento degli andamenti, di contenimento dei costi e soprattutto di rilancio commerciale, in uno alla fondamentale riduzione degli stock dei deteriorati, attraverso la cessione di sofferenze.
Ciò consente di guardare alla crescita futura con fiducia, mantenendo, nel contempo, alto l’impegno rispetto al percorso ancora da compiere, con l’obiettivo di rafforzare la nostra reputazione ed il nostro brand, per affrontare questa complessa fase di rilancio ed assecondare tempestivamente i nuovi scenari e i bisogni degli stakeholder. L’obiettivo è quello di continuare a generare valore per i Soci, Clienti e Dipendenti, ben consapevoli del ruolo, anche sociale, svolto nella nostra Regione”.
“In uno scenario sempre più complesso dal punto di vista regolamentare per le banche – commenta Mauro Ascione, Presidente del CdA – siamo molto soddisfatti di questi numeri che sottolineano l’ottimo stato di salute della BCP, che opera da oltre 130 anni nell’interesse del territorio. I risultati approvati sono la testimonianza del forte impegno della struttura e di un’intensa fase di riposizionamento della nostra Banca”.
Ma al di là dei numeri, riteniamo essenziale sottolineare come tutti questi risultati, forniscano della nostra BCP l’immagine di una Banca molto dinamica, di una Banca in grado di creare valore e di competere in modo molto più efficace sul mercato, portandola a guardare al futuro con sano vigore e maggiore ottimismo anche a dispetto del tragico periodo che da fine febbraio 2020 siamo costretti a vivere per l’emergenza sanitaria COVID-19, i cui impatti, che al momento non risultano determinabili, anche se costantemente monitorati, saranno quindi valutati con attenzione ed equilibrio per le opportune misure e iniziative di sostegno alla comunità da intraprendere anche nel 2020.