Il sogno delle primarie del centrosinistra va in frantumi. A poche ore dalla scadenza per la presentazione delle firme per la corsa interna alla coalizione di centrosinistra e mentre nella sede del Pd va in scena lo psicodramma dello scontro per l’investitura ufficiale del partito di Renzi tra le due anime inquiete: Giuseppe Stasio e Loredana Raia; arriva la doccia gelata direttamente dalla segreteria provinciale del Partito democratico, che intima di fermare tutto e di rinviare a data da stabilire il termine di raccolta delle sottoscrizioni per candidarsi alla carica di leader della coalizione.
Motivo, il risultato della competizione svolta nella non molto distante Nola, dove a vincere la sfida interna è stato un vero e proprio outsider, uno che non era collegato con nessun partito o lista, e che ha fatto sobbalzare dalle rispettive seggiole i maggiorenti provinciali e regionali di Pd, Cd e Sel. Successivamente, all’ora che doveva essere il termine ultimo per candidarsi, si sono presentati in tre: Carlo Esposito, Alfonso Ascione e Gabriele Toralbo (quest’ultimo, per protesta, insieme ad una trentina di fedelissimi, ha occupato la sede di via Circonvallazione). Dalla sede del Pd fanno sapere che, comunque, le primarie non sono state annullate e il giorno fissato per la consultazione resta il 30 marzo, anche se, voci di corridoio, parlano di un possibile slittamento al 6 aprile.
Alfonso Ancona