Qualcuno lo ha definito a suo tempo “il presidente dissidente”. Lui, invece, si definisce semplicemente “innamorato della sua città (Torre del Greco, nda)”. Parliamo dell’ex presidente del consiglio comunale, Filippo Colantonio che, a pochi giorni dalla convalida delle dimissioni di Malinconico (lunedì prossimo a mezzanotte), ritorna sulle motivazioni che lo spinsero alle dimissioni dalla carica di presidente dell’assise cittadina. “Una delle motivazioni che mi ha invogliato a dare le dimissioni – afferma Colantonio in una nota – a settembre scorso dalla carica di presidente, è stata la non scelta dell’amministrazione nel merito della Zona Franca e dell’area di Crisi (che danno agevolazioni in termini tributari alle imprese che sorgono lì, nda)”. Dopo aver portato la problematica all’attenzione del Ministero dell’Economia nel novembre 2012 , dove però all’appuntamento finale è venuta a mancare la presenza indispensabile della Regione Campania, si arriva al 6 Agosto 2013, quando l’ex presidente del consiglio aveva avuto la disponibilità, insieme al sindaco e alla sua squadra di governo, da parte degli onorevoli del Pdl Martusciello e Mazzoni, di aiutare l’amministrazione di Torre del Greco nel percorso “se la stessa ne avesse fatto richiesta”.
Ma proprio il giorno dopo arrivarono inaspettate le seconde dimissioni del Sindaco. Poi, a settembre scorso “seguendo un mio modus operandi dettato da una percepita estraneità dal contesto amministrativo, non ricevendo ascolto su proposte ed operatività e nel contempo non relazionato o informato circa decisioni e deliberati da approvare , ho ritenuto presentare le dimissioni da Presidente e significare così il mio disagio politico-amministrativo. Poiché solo l’amministrazione, con in testa il sindaco, possono fare richiesta di inserimento nella Zona Franca”, ha concluso Filippo Colantonio.
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