Il terremoto è appena iniziato: l’ex sindaco del motto “detto-fatto”, Ciro Borriello, prova a trovare la quadra in vista delle Comunali.
I dirigenti di Palazzo Baronale sono davvero strani. Quando vedono Ciro Borriello con l’aria triste diventano allegri, quando invece l’ex parlamentare di Forza Italia è sorridente loro si preoccupano perché sanno che dietro quell’aria serena si nasconde una gran voglia di battaglia. Ed è con questa impronta sulla faccia che l’ex capo dell’esecutivo torrese è tornato più battagliero che mai, lasciandosi alle spalle giorni di passioni politiche vissute soprattutto sul fronte della Giustizia.
Nelle riunioni programmatiche di questi giorni, una cosa ha dato per certo Borriello: e cioè la sua discesa in campo. Con chi, però, non si sa. Infatti, sono giorni di fibrillazioni quelli che sta vivendo lo stato maggiore della rinata Forza Italia. Il gioco al quale si sta assistendo ora è a chi riuscirà a strappare il coordinamento cittadino. Da una parte c’è il duplex Giovanni Palomba-Michele Polese, che varie volte ha avuto approcci con l’uomo forte del partito azzurro in Campania: Luigi Cesaro, dall’altra parte, invece, c’è il senatore Ciro Falanga, uomo legato a doppio filo con l’ex coordinatore del Pdl, Dennis Verdini, nonché cosentiniano di ferro, come d’altronde lo è lo stesso Ciro Borriello. È chiaro che se l’ago della bilancia dovesse puntare su quest’ultimo l’ex parlamentare azzurro ne trarrebbe un forte vantaggio sui detrattori interni al suo partito che sono contrari ad una sua candidatura a sindaco.
Il terremoto che è in corso nel centrodestra non è cosa isolata alla sola Forza Italia, ma comprende anche la neonata formazione di Angelino Alfano. Mentre scriviamo è in corso una guerra di potere tra il segretario particolare di Giocchino Alfano (che è segretario regionale del Nuovo centrodestra), Gennaro Granato, e il consigliere provinciale Donato Capone (vicino al coordinatore provinciale, Franco Nappi), per la guida del partito in città. Se dovesse uscire vincitore da questa guerra Gennaro Granato, allora per Ciro Borriello la possibilità di essere appoggiato per la corsa a sindaco dagli alfaniani diventa un’utopia. Al contrario, nel caso dovesse spuntarla Donato Capone, l’ex parlamentare berlusconiano avrebbe buone possibilità di essere il candidato unitario del centrodestra. Tra lotte di potere e guerre intestine, c’è chi resta alla finestra pronto ad entrare in scena: ed è il caso di Valerio Ciavolino. Dalle parti del centrosinistra, invece, a circa 60 giorni dalla presentazione delle liste, si discute ancora sull’opportunità o meno delle primarie.
Se le cose stanno così, Ciro Borriello ha ragione a farsi vedere in giro con la faccia sorridente perché dentro questa faccenda delle primarie si stanno impigliando in molti e il fatto che non ci sia nessuno all’orizzonte che lo possa scalzare, non fa che aumentare le sue possibilità di spuntarla, nonché di vittoria alle prossime Comunali.