Sabato 8 marzo si è tenuta la presentazione del movimento “Lavoro Comune – Sinistra per Torre” presso il comitato di quartiere “Rinascita”, dove sono intervenuti: Pia Tortora (studentessa universitaria), Giandomenico Maglione (imprenditore, ex dirigente locale dei DS), Antimo Caro Esposito (segretario cittadino del PRC), Enzo Sforza (attivista di ALBA, presidente dell’Università Verde) e Ivan Severino (avvocato, membro del direttivo cittadino di SEL). I promotori hanno presentato il programma e il simbolo, che raffigura una immagine stilizzata dei Molini Meridionali Marzoli.
L’introduzione è spettata a Pia Tortora, per la quale “il movimento nasce nell’ottobre del 2013 da un gruppo di persone stanche di vivere nel degrado in cui versa Torre del Greco a causa di politici attenti solo al potere e non al benessere collettivo. Inizialmente ci si è concentrati su proposte programmatiche che potessero offrire soluzioni valide alla città, poi, con la caduta della giunta Malinconico, si è deciso di presentarci alla tornata elettorale per dare ancora più forza ed incisività alle nostre idee”.
Giandomenico Maglione aggiunge che “la presentazione del programma è un primo passo di un cammino che vedrà il gruppo impegnato al fianco dei cittadini non solo in questa campagna elettorale, ma soprattutto dopo, indipendentemente dal risultato delle urne. Torre del Greco ha bisogno di un cambiamento profondo, non di promesse elettorali e giochi di nomi e incarichi. Siamo qui per questo, fuori dalle solite fallimentari alleanze di centro sinistra e centro destra, pronti ad accogliere e portare avanti le proposte dei cittadini. Il programma che presentiamo è frutto di mesi di incontri con associazioni, commercianti, singole persone e resterà sempre aperto, pronto ad accogliere nuove idee e proposte di chi si riconosce nei suoi principi di base”. E’ seguita l’illustrazione di alcuni dei punti più innovativi del programma, che vanno dalla riappropriazione degli spazi pubblici, al rilancio del turismo legato al Vesuvio; dall’apertura alle associazioni e, in generale, ai cittadini (tramite un apposito “Ufficio della pertecipazione”), al sostegno a piccoli imprenditori e commercianti per iniziative di interesse collettivo; dall’adesione al protocollo rifiuti zero, alla gestione di due centri polifunzionali dedicati al co-working e alle attività ludico ricreative.
Per Antimo Caro Esposito “l’adesione a questo progetto è coerente con la scelta fatta quando due anni fa Rifondazione e Comunisti Italiani scesero in campo in alternativa a Malinconico con la candidatura di Nello D’Alessio”. Aggiungendo poi: “questa formazione deve essere il motorepropulsivo per la trasformazione della città: un’alleanza di persone che si battono per il cambiamento, aperta a singoli cittadini, associazioni, movimenti e altri partiti”. Enzo Sforza sottolinea i principi che hanno ispirato il programma del movimento, che sono rivolti alla lotta alle diseguaglianze, all’esclusione sociale e culturale dei soggetti sociali deboli; alla diffusione di elementi di democrazia partecipativa che consentano di avvicinare i cittadini alle istituzioni dalle quali la malapolitica li sta inesorabilmente allontanando; alla virtuosità come insieme di buone pratiche per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e della comunità, come una corretta gestione del ciclo dei rifiuti seguendo il protocollo “rifiuti zero”, la cura dei beni comuni, a partire dall’impegno in per la ripubblicizzazione dei servizi idrici in linea con i risultati referendari. Conclude rilevando che in molti comuni italiani si attivano movimenti come “Lavoro Comune” e che le lista “L’altra Europa” si ispira agli stessi principi, a dimostrazione che “agire locale” è strettamente connesso al “pensare globale” e che le politiche europee hanno ripercussione sulle politiche locali”. Ha chiuso la serata Ivan Marcello Severino “ho aderito a questo progetto insieme ad altri compagni di SEL perché ritengo che a Torre del Greco sia giunto il momento di sperimentare a sinistra qualcosa di innovativo sul piano politico e programmatico e non di ripercorrere le logiche della coalizione di centrosinistra che hanno portato al fallimento della giunta Malinconico. La sinistra non può consistere nel piccolo cabotaggio, nella tolleranza dei comportamenti poco trasparenti e trasformisti di alcuni rappresentanti nel consiglio comunale, nella accettazione di scelte errate (come per la vicenda “Gori”) pur di restare al potere. Purtroppo anche in SEL sono prevalse logiche a mio parere miopi e non lungimiranti e, anche per questo, colgo la portata innovativa e l’entusiasmo che sta animando questo progetto”.
Comunicato Stampa