Nonostante il calendario della differenziata prevedesse di buttare solo la frazione umida dei rifiuti, il contenuto dei sacchetti ha mostrato centinaia di infrazioni. Grazie a documenti, bollette e in un caso addirittura un attestato di laurea, è stato possibile risalire a nomi e indirizzi di circa 70 trasgressori che verranno raggiunti da multe tra i 50 ed i 500 euro.
«È un schifo, ma continueremo a fare di tutto per rendere la vita difficile a questi schifosi – dice il sindaco Ciro Buonajuto – Negli ultimi quattro mesi, grazie a questi controlli sui sacchetti e all’attività di videosorveglianza, sono state elevate centinaia di multe. Oltre alla repressione, è stata fatta anche una campagna di informazione con la distribuzione di 15mila opuscoli nelle scuole. Purtroppo c’è una parte della popolazione che vuole continuare a sguazzare nell’inciviltà e proprio questa parte è quella che più si lamenta contro le Istituzioni per lo schifo che loro stessi producono. Noi proseguiremo su questa strada e continueremo a combattere contro questi incivili».