Rottura in maggioranza. Tutti contro Colantonio.
Durante l’ultimo consiglio comunale, all’ex presidente del consiglio comunale (anche dal suo gruppo), sono stati bocciati 4 variazioni di bilancio su 5, e tra questi quello di finanziare con soli 3 mila euro l’ampliamento di un ambulatorio medico in Uganda.
L’autunno caldo della politica locale fa pensare che per Gennaro Malinconico la primavera sarà caldissima.
Ormai la crisi politica sta attraversando orizzontalmente i principali gruppi di maggioranza e il crollo dei finanziamenti statali ai comuni sembra destinato ad aggravare tale situazione con tagli al budget che mette tutti contro tutti.
Pochi giorni fa, Filippo Colantonio, ha spiegato nel documento presentato agli altri consiglieri di maggioranza che “nella precedente annualità fu erogato nella misura di 3.000 euro un contributo all’associazione ‘Famiglia d’Africa’, bastati per l’organizzazione di un ambulatorio medico a Kalule in Uganda, creando così un presidio di tutela della salute per quelle popolazioni.
Uno stesso contributo porterebbe all’ampliamento dell’ambulatorio con una possibilità di rendere più agevole e recettiva la capacità di esercitare assistenza sanitaria”. Su queste proposizioni incoraggianti da parte dell’ex presidente del consiglio è calato il silenzio in aula. Bocciato da Massimo Meo (Pd), al quale non è piaciuto il metodo della proposta. Bocciato dal suo stesso gruppo di appartenenza in consiglio comunale. “Ho proposto cose fattibili nell’ultimo mese – lamenta Colantonio – con copertura economica avallata dai dirigenti e dai revisori, e così, alla fine, solo per ripicca politica hanno votato contro all’aumento del contributo alle parrocchie da versare per fini sociali alle famiglie, alla formulazione di un meeting sulle imprese del territorio , alla manutenzione dell’autoparco Nu, all’acquisto di distributori di buste dell’immondizia sul territorio ed infine hanno bocciato anche il contributo alle “Famiglie d’Africa”.
Alfonso Ancona