Dopo la visita effettuata ai locali dell’ospedale Agostino Maresca di via Montedoro a Torre del Greco da parte del consigliere regionale pieddino Gianluca Daniele, si riaccendono i fari sul caso che sta tanto facendo parlare i cittadini torresi e quelli delle zone limitrofe.
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“Nell’ambito del percorso sui presidi ospedalieri campani, che ho deciso di intraprendere per conoscere meglio e approfondire le opportunità e i problemi del patrimonio sanitario campano, al fine di utilizzarlo al meglio – ha dichiarato Daniele – mi sono recato all’Ospedale Maresca di Torre del Greco. Il nosocomio, a pieno regime, serviva un’utenza di 350mila cittadini, che oggi, in conseguenza del piano sanitario del Governo Caldoro (decreto 49/2010), si sono visti privare di un riferimento importante. L’ospedale ha, infatti, subito un drastico ridimensionamento con la chiusura di numerosi importarti reparti che servivano da supporto anche all’attività del Pronto Soccorso che resta operativo, ma con turni ridottissimi e senza adeguato personale medico ed infermieristico. Mancano, infatti, i reparti di cardiologia e ortopedia a coadiuvarlo. Funzionano ancora, anche se a regime ridotto, i reparti di gastroenterologia (che nonostante tutto continua ad essere un’eccellenza della regione) e di oculistica, parte dei reparti di medicina e chirurgia e il reparto psichiatrico.
Ancora una volta mi sono trovato di fronte ad un vero e proprio dramma: quello creato dall’amministrazione sanitaria degli ultimi anni e che ha generato veri e propri mostri, con enormi danni ai cittadini e a favore della sanità privata che, purtroppo, non tutti possono permettersi. Nella nostra regione – prosegue il consigliere regionale – è infatti drasticamente salito il numero di persone indigenti, che rinunciano alle cure perché eccessivamente dispendiose ma anche a causa di presidi sanitari pubblici inaccessibili
Confido nel lavoro del Presidente De Luca, nella sua azione di governo rispetto alla sanità campana e credo sia sempre più evidente che la nostra regione sia dotata di professionalità, in ambito medico, di assoluta eccellenza che potrebbero portare i nostri ospedali a livelli altissimi e servire nel migliore dei modi l’utenza. Così come sono certo che il vero punto di svolta sarà costituito – conclude l’esponente del Pd – dallo smantellamento del piano sanitario messo in piedi dal governo Caldoro e dalla nomina di un assessore che seguirà le politiche sanitarie”.