“Una contraddizione in termini, a danno dei cittadini e dell’economia”: è l’allarme lanciato dal Capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale di Castellammare di Stabia Francesco Nappi. “Infatti se il PAD, il Piano Attuativo di Utilizzazione delle aree Demaniali marittime, dovrebbe caratterizzarsi come un’opportunità per garantite procedure concorrenziali trasparenti, rischierebbe di connotarsi a Castellammare come una lottizzazione delle spiagge da concedere ai privati, lasciando solo il 30% di queste ultime libero”.
“In questa interpretazione, potrebbe apparire quasi un dato positivo, ma non è così ad un livello di analisi più profondo – insiste Nappi – Perché il 30% libero è l’arenile, o meglio quello stesso arenile interdetto con mozione del Movimento 5 Stelle e approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, oggetto di indagini e carotaggi che l’ARPAC ha dichiarato non essere stati eseguiti conformemente alle loro linee guida. A questo punto, il pensiero sorge spontanea: ma Cimmino ci prende per i fondelli? I cittadini di Castellammare, infatti, potranno usufruire di un’area libera ma interdetta, perchè potenzialmente ancora inquinata”.
“Il vantaggio, quindi, sarà solo dei concessionari che potranno guadagnare su un bene demaniale naturale, natura, il mare. Cosa accadrà? – prosegue Nappi – Quale sarà lo scenario che si prospetta per il futuro? Che i cittadini di Castellammare di Stabia, solo coloro chiaramente che potranno permetterselo, dovranno pagare profumatamente per poter fare un bagno a mare. Una realtà disarmante in un contesto post pandemico che vive la forte crisi provocata dall’era Covid. Oramai questa amministrazione è potenzialmente dannosa per la comunità di Castellammare. È diventata una catastrofe in corso, uno tsunami che sta spazzando via tutto quanto ha reso conosciuta ed apprezzata la nostra città. È il momento che i cittadini si risveglino da questo torpore e facciano sentire la loro voce, non possono continua e a subire queste prepotenze. Il mare è di tutti!”