Malinconico si dimette e a sentirsi chiamati in causa sono stati anche i Consiglieri Comunali espressione dell’opposizione che, a tal proposito, hanno indetto una conferenza stampa il 24 gennaio presso la Sala Consiliare di Palazzo Baronale, non per sollevare polveroni inutili e polemiche controproducenti per la città , quanto per dare una risposta doverosa ad alcune affermazioni del sindaco.
“È importante ricordare – dichiara il Consigliere Comunale, Rosario Rivieccio – che in data 6 marzo 2013 i gruppi di minoranza hanno sottoscritto una lettera di responsabilitá che non era un “mettersi a disposizione”
quanto una presa d’atto che, pur nella legittima contrapposizione politica, richiedeva un grande senso di responsabilita’ , visto il bisogno della citta’ di mettere insieme le forze sane e leali. Ancora una volta la politica pseudo partitica ha fallito. La città è stata posta nelle mani di chi pur agendo nel massimo della legalità , manca di esperienza amministrativa. Come si può pensare di spendere 250.000 euro per gli eventi natalizi se poi non si hanno i soldi per esempio per l’assistenza ai disabili e agli anziani? Spero che la prossima amministrazione non si preoccupi solo dell’aspetto meramente politico-pratico ma anche di quello economico-produttivo e culturale”.
Presente alla conferenza, infatti, anche il presidente dell’associazione Pro Loco, Antonio Pacilio, nonchè diretta testimonianza del “non intervento”, a detta del consigliere Rosario Rivieccio, da parte dell’amministrazione. L’associazione è infatti destinata a “chiudere i battenti” e con lei anche famoso Museo del Giocattolo.
“La lettera del sindaco – afferma il Consigliere Comunale Miele – è un’offesa all’intelligenza del popolo torrese. Il primo cittadino dichiara che i progetti approvati nell’ambito del programma P.I.U. Europa partiranno quando poi è stato fatto ben poco e i 20 mio i stanziati sono andati ormai persi. Dice di aver fatto chiarezza nel settore urbanistico mentre nella realtà esso è sto completamente abbandonato e centinai di pratiche preseti nell’ufficio addetto a questo settore non sono state prese in considerazione. Per non parlare della nettezza urbana. In questi 20 mesi sono andati persi tutti i progressi attenuti e della raccolta differenziata non ne è rimasta nemmeno l’ombra”.
“La città ce la può fare – conclude Rosario Rivieccio – ma solo se messa nelle mani si personalità competenti e con il giusto aiuto delle istituzioni”.
Alessia Rivieccio