Cammarano e Viglione (M5S): “Assurdo e paradossale. La Commissione Agricoltura impegna la Regione Campania a reperire risorse fuori tempo massimo, dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive per la 4.1.1 e quella imminenti relative al Progetto Integrato Giovani. Criticità segnalate da anni e giovani imprenditori agricoli ormai senza speranza”
«La Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania finalmente accoglie tutte le criticità che, da anni, denunciamo rispetto alla gestione dei fondi europei per l’agricoltura. Fuori tempo massimo, inoltre, nonostante le innumerevoli sollecitazioni, approva una risoluzione tesa ad “impegnare” la Giunta Regionale a reperire ulteriori finanziamenti per finanziare i “progetti idonei non finanziabili” della misura P.IG (Progetto Integrato Giovani, la cui imminente pubblicazione è prevista ad inizio della prossima settimana) a causa di carenza nelle risorse assegnate». A sostenerlo, in una nota congiunta i Consiglieri regionali Michele Cammarano e Vincenzo Viglione.
«Le forti criticità, inoltre, sono state aggravate dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che, con la compressione dei consumi, ha ulteriormente acuito le difficoltà finanziarie delle aziende agricole. A contribuire ad appesantire una situazione già complessa innanzitutto la confusa individuazione del target delle aziende e dei progetti meritevoli di finanziamento, l’eccessivo livello di contribuzione pubblica previsto dalle misure – con contributi a fondo perduto fino al 90% della spesa per gli investimenti – e, infine, la pubblicazione di pochi bandi sulle diverse misure, sui quali si sono concentrate migliaia di domande. Imprese e tecnici costretti ad affannarsi nella redazione dei progetti per poter partecipare alle poche opportunità che si sono presentate.
Le aziende, in attesa di una risposta da parte della Regione Campania, si sono adesso trovate a far fronte ad una crisi epocale dovuta all’emergenza COVID che ha ridotto e in alcuni casi azzerato i ricavi», aggiungono i due esponenti del Movimento 5 Stelle.
«Appare surreale che dopo anni di denunce solo oggi, quasi al termine della programmazione, ci si accorga del problema. Era già evidente dal lontano 2015, ovvero dall’approvazione del Piano di Sviluppo Rurale, che le risorse per i giovani agricoltori fossero troppo esigue.
A questo va aggiunta la scriteriata politica di aprire nel settennato pochissimi bandi, alimentando aspettative utili solo a scopo elettorale ma insostenibili nei fatti, come si è dimostrato. Era doveroso votare questa risoluzione per sollecitare ancora una volta l’assessore all’agricoltura Vincenzo de Luca ad adempiere alle sue promesse, ma quello che temiamo è che migliaia di giovani oramai abbiano perso definitivamente le speranze».