Il consigliere regionale: “Il merito ha prevalso sulle logiche spartitorie”
“Come per i tormentoni che ci siamo trascinati per anni sulle nomine del Difensore civico regionale e del Garante per l’infanzia, anche la vicenda del Garante regionale dei disabili si è tramutata in una farsa, registrando ora l’ennesimo ko da parte della giustizia amministrativa nei confronti del sistema spartitorio bipartisan tra il centrosinistra agli ordini di De Luca e il centrodestra dei Caldoro e dei Cesaro. Dopo l’annullamento da parte del Tar dell’incarico a Giuseppe Bove, designato un anno e mezzo fa con il voto di maggioranza e opposizione, con la sola astensione del Movimento 5 Stelle, il commissario prefettizio ha nominato il ricorrente Paolo Colombo, con un curriculum che vanta maggiori esperienze e titoli rispetto al predecessore.
Una scelta in linea coi criteri fissati nella legge a nostra firma. Elementi che confermano le nostre perplessità espresse fin da principio e che se fossero state tenute in conto, non saremmo rimasti oltre un anno senza una figura fondamentale per la tutela e la riaffermazione dei diritti di persone con disabilità nella nostra regione”.
Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo.
“La volontà a far prevalere a tutti i costi dinamiche lontane dai principi della democrazia e di certo più vicine a regole spartitorie della vecchia politica dell’intramontabile sistema della clientela, comporta sempre che a pagare il prezzo più caro siano sempre i cittadini. Al danno – conclude Cirillo – si aggiunge anche la beffa, in quanto la Regione Campania è stata condannata anche a pagare le spese di giudizio, che graveranno sulle tasche dei contribuenti campani”.