Pontecagnano – Il nostro gruppo “Amici di Beppe Grillo Pontecagnano Faiano”, ha appreso a mezzo stampa, dall’articolo uscito a firma dei Emanuela Anfuso sul sito de La Città di Salerno, la proposizione del ricorso in appello della società “Eco Sider Ricicla srl” avverso la sentenza del TAR Campania – Salerno Sez. II N. 2058/2019, che nel novembre 2019 aveva accolto i ricorsi presentati da diversi imprenditori della zona di Via Irno e dal Comune di Pontecagnano Faiano.

Cercando sull’albo pretorio troviamo conferma, essendo stato pubblicato in data 15 giugno 2020 la DETERMINAZIONE n.726, a firma del responsabile del settore avvocatura, per il conferimento di incarico professionale all’avv. Gaetano Paolillo per la somma di € 6000,00.

Il nostro gruppo è assolutamente basito per la mancanza di comunicazione dell’amministrazione relativamente a questa importante evoluzione; questione che nel 2019 ha tenuto col fiato sospeso migliaia di cittadini, che nella zona di via Irno ci vivono, e che sembrava conclusa, avendo il Giudice Amministrativo di Salerno accolto le preoccupazioni delle imprese che, con i loro insediamenti produttivi (concretamente produttivi e non sulla carta), danno lavoro e portano indotto positivo al nostro territori.



Stamane immediatamente abbiamo protocollato presso la casa comunale una richiesta di accesso agli atti per avere copia del ricorso e soprattutto per capire da quanto tempo l’amministrazione ne fosse a conoscenza.

Alla nostra richiesta si è aggiunta quella del consigliere regionaleMichele Cammarano che pone massima attenzione alla questione e alla tutela ambientale, contrario all’atteggiamento dei vertici della Regione programmato per escludere l’assoggettabilità alla V.I.A. anche per interventi come questi, che prevendono l’insediamento di un impianto per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi e speciali nell’ordine di migliaia di tonnellate all’anno, a pochi metri dal fiume e dalle case dei pontecagnanesi.

Un atteggiamento, quello della Regione Campania, ben conosciuto sui territori – come è accaduto a Salerno per le Fonderie Pisano alle quali, in pieno lockdown, è stata riconosciuta l’A.I.A. per 12 anni.

Il nostro gruppo, sostenuto dai referenti regionali e nazionali si oppone e si opporrà sempre alla malsana idea di un impianto di questa portata in una zona prettamente a vocazione artigianale; con un immediato e pericoloso danno alle attività storiche che vanno tutelate soprattutto in questo momento di difficoltà per tutto il sistema Paese.

Facciamo notare come l’atteggiamento dell’amministrazione, ma ancor di più quello delle opposizioni, risulti assolutamente incomprensibile. I cittadini devono scoprire cosa accade dai giornali piuttosto che dalla comunicazione dell’ente. NESSUNA TRASPARENZA. Per le opposizioni ormai ci siamo abituati all’idea di una assoluta inconsistenza sia per i temi che di impegno concreto. Ricordiamo l’indegna messinscena dei voti all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale del 26 maggio 2020.

Cogliamo l’occasione per fare un appello preciso all’Assessore Carmine Spina ricordandogli che prima di essere assessore all’urbanistica è assessore all’AMBIENTE, la mancata trasparenza ci spinge a richiedere un suo intervento personale sulla questione.

E’ nostra intenzione, come gruppo, far fronte ad un atteggiamento opaco con la richiesta di mettere in funzione la CONSULTA AMBIENTALE, così come prevista dal regolamento comunale dell’ente.

Questa consulta ci darebbe modo di discutere con l’amministrazione, di fare sintesi con le realtà ambientali e di studiare le questioni in modo concreto, ma soprattutto permetterebbe di avere accesso ai documenti immediatamente, senza l’oneroso carico di operare decine di accessi agli atti, spesso con risposte tardive.