“Si tratta di una nuova vision sul tema, frutto dell’ascolto delle realtà territoriali, degli attuali affidatari e dell’importanza che il contrasto alle organizzazioni mafiose ha per l’amministrazione comunale. Le nuove linee guida contengono numerose novità. Tra queste: il tempo di assegnazione dei beni confiscati (7, 10 e 15 anni a seconda della grandezza del bene), la costituzione della “Rete dei Beni Confiscati”, la creazione della “Carta dei Servizi” realizzata attraverso il riutilizzo sociale dei beni e la costituzione di un processo partecipato preventivo alle assegnazioni, fatto di ascolto dei bisogni del territorio e della comunità in cui insiste il bene.
A breve – dichiara l’Assessore Clemente- ci saranno nuovi beni confiscati che l’amministrazione metterà a bando per il riutilizzo sociale e per restituire servizi al territorio. Intitoleremo, inoltre, i beni confiscati alle vittime innocenti delle mafie e a personalità che si sono distinte per il loro impegno per la pace e la giustizia ”. il Consigliere delegato Luigi Felaco dichiara: “Un processo partecipato ha arricchito le linee guida approvate oggi dalla giunta, insieme all’istituzione della “Rete dei Beni Confiscati” della città e della “Carta dei Servizi” che questi beni restituiscono ogni giorno alla comunità. Sottratte i beni ai camorristi è infatti solo il primo passo. Assicurarsi il corretto riutilizzo sociale è la vera vittoria dello Stato”.