Tra i grandi assenti, spicca il nome di Domenico Maida, candidato in una delle liste facenti capo al senatore Nello Formisano. L’ex consigliere comunale, lo scorso 11 giugno, ha affidato a Facebook il suo sfogo personale. Toni duri, forti, amareggiati e delusi, ma anche fortemente accusatori, quelli che il giovane di casa Maida ha utilizzato.
“Davide non ha vinto contro Golia – scrive il rappresentante di Cuore Torrese -.
L’onestà e la trasparenza non pagano…. Ora però non vi lamentate più, non ne avete diritto – scrive rivolgendosi palesemente agli elettori -.
Tenetevi nuovamente l’ex sindaco, quello tanto per intenderci che vi ha portato sulla bocca di tutta Italia e del mondo per lo scandalo “mazzette”, che con i suoi uomini è presente sia in una delle coalizioni andate al ballottaggio che nell’altra capitanata da “mister” 64 milioni di euro spesi “bene”, devo pensare oggi. Complimenti a chi, probabilmente, si è venduto per uno scaldino o una cappa, per una bolletta della GORI o dell’equitalia, per una promessa che mai sarà mantenuta, per una spesa o per poche decine di euro. Per la camorra che mi pare abbia investito su qualche giovane rampollo. A chi si è venduto per un giro sul trenino. Tenitavell pè 5 ann…”
Chissà se il nobile senatore Formisano, suo grande amico e sostenitore, farà mai un passo indietro per consentire al giovane Maida un seggio in consiglio comunale qualora non dovesse scattare il suo.