Tra queste parole, rivelatesi fumo e specchietti per allodole, ci sono quelle della consigliera regionale Loredana Raia, del Partito democratico.
Era infatti nell’ottobre del 2015 (quindi ben un anno e mezzo fa) quando la stessa dichiarava in pompa magna che “l’obiettivo principe del nostro partito e del presidente De Luca è la salute dei cittadini, per preservarla, metteremo in campo ogni strumento utile e necessario affinché ciascuno possa vedersi riconosciuto il diritto alla salute”. Già, perchè anche il suo referente De Luca aveva speso parole per difendere la struttura. E lo ha fatto fino a poco fa: lo scorso anno, esattamente nel maggio 2016, il governatore regionale aveva dichiarato che “l’ospedale Maresca non si chiude e quindi non si chiude neanche il Pronto Soccorso”.
Tornando alla Raia, negli ultimi anni, sono state tante le dichiarazioni a cui i fatti però non sono seguito del tutto. Basti pensare che nel febbraio del 2017 aveva perfino dichiarato che “il 2017 l’anno giusto per riconsegnare alla città un ospedale degno del bacino di utenza servito”.
Peccato però che, ad oggi, il risultato è chiaro ed è tutt’altro: un’altra eccellenza è andata persa. Il reparto di Anatomia patologica di fatto è stato cancellato.
Eppure, ciò che potrebbero chiedersi i cittadini è come sia stato possibile che vertici di governo regionale abbiano potuto realmente consentire il depauperamento dell’ospedale. Proprio loro che siedono nelle stanze dei bottoni e del potere regionale. Infatti, chi meglio di loro avrebbero potuto scongiurare tale perdita stando anche alla guida della Campania. Eppure c’è stata.
Antonio Civitillo