La nuova coalizione politica prende forma. Qualche giorno fa noi de La Torre abbiamo pubblicato un articolo dove abbiamo affermato che è nata una nuova coalizione tra NCD-CD-UDC che potrebbe rompere degli equilibri già consolidati.
Ieri sera vari esponenti di forze politiche si sono incontrati in un noto bar del centro per fare un primo punto della situazione. A prender parte alla nascita di questo nuovo progetto, oltre ai tre partiti menzionati, c’erano altre forze politiche. Insomma, non erano i soliti quattro amici al bar ma molti di più. A voler fortemente l’incontro è stato Gennaro Granato di NCD, senza incarichi definiti era presente anche l’UDC con Mario Altiero, Alfonso Fasolino e Filippo Colantonio (quest’ultimo, secondo voci di bar, sempre più vicino all’NCD).
Per l’IdV si son presentati all’appello Raffaele Russo e Ciro Piccirillo, ricordiamo che Peppe Speranza qualche giorno fa ha dato l’addio al partito di Di Pietro ed è ancora in cerca di collocazione. Anche su Piccirillo girano insistenti voci su un suo addio, ma lo stesso Piccirillo ha “confessato” alle pagine del nostro giornale che, nonostante abbia incontrato rappresentanti di altri partiti, è intenzionato a restare ben saldo nell’IdV.
Al tavolino anche Gennaro Torrese e Sorrentino in rappresentanza di Nova Civitas/M.N.R. mentre per i Popolari per l’Italia Antonio Borriello.
Figurava al tavolo anche Fratelli D’Italia con Rosario Rivieccio. Inoltre, era presente Rosario Luccio, e sul tardi si son fatti vedere Gaetano Frulio, Ciro Di Donna e Antonio Donadio.
Dobbiamo annotare che al bar, anche se non per tutta la durata dell’incontro, ha presenziato anche Giovanni Palomba, nuovo membro del coordinamento di Forza Italia insieme al sen. Ciro Falanga e Michele Polese. La presenza di Palomba è significativa: oltre ad aver avuto un breve colloquio con la nuova coalizione, aveva l’intento di portare a conoscenza dei partecipanti, con documenti alla mano, chi fossero i riferimenti del partito di Berlusconi nella città del corallo. Nello stesso tempo, Palomba ha reso noto a tutti i presenti che Borriello non è il candidato a Sindaco di Forza Italia (come hanno riportato, erroneamente, i quotidiani Il Mattino e Metropolis).
E’ noto nell’ambiente che la neonata coalizione non vede di buon occhio la candidatura dell’ex Sindaco via Del Monte ed il triumvirato berlusconiano (Polese-Palomba-Falanga) dovrà decidere se far parte della nuova coalizione ed, in tal caso, con tutta probabilità senza Borriello.
All’incontro non era presente il CD di Aniello Formisano, ma la sua adesione alla nuova alleanza sembra data per certa, come dimostrato dagli incontri avvenuti in questi giorni. Ma il CD sarà presente formalmente ai tavoli quando avrà espletato tutte le formalità di rito, tradotto: quando Formisano, con tutta probabilità, silurerà la coalizione di centro-sinistra; i maligni dicono che l‘ex-dipietrista non è nuovo a certi “scherzetti”.
Ovviamente per il PD non si mette bene. Infatti il segretario, Vittorio Cuciniello, dovrà prender presto una decisione su alleanze ed alleati: o mangiare questa minestra o buttarsi dalla finestra.
Nel frattempo continua la guerra intestina del PD sulla scelta del candidato a sindaco, che dovrà rappresentare i renziani alle primarie di coalizione, tra Loredana Raia ed il penalista Luigi Mennella; quest’ultimo continua ad incalzare, non desiste e pretende, nonostante sia stato trombato più volte, ed anche in malo modo, la candidatura diretta senza passare per le primarie. Intanto, i clienti del bar hanno un dubbio: Mennella sarà trombato anche questa volta?
Per i Renziani la situazione è delicata, noi de La Torre abbiamo provato a contattare il segretario, Vittorio Cuciniello, per sapere il suo punto di vista ma non abbiamo avuto risposta.
Ma i caffè amari per il PD non finiscono qui e, probabilmente, a rimaner più scottato dalla seguente notizia sarà proprio Massimo Meo: il suo “patrigno politico”, Antonio Ramondo, ha partecipato attivamente al tavolo della nuova coalizione.
Nel frattempo Valerio Ciavolino continua a ragionare con il suo amico-nemico Ciro Borriello e, a furia di ragionare, rischia di restare sulla linea di partenza.
Ma a rischiare è anche Alfonso Ascione che proprio da pochi giorni aveva dato il suo assenso alle primarie della coalizione di centro sinistra, anche se non è chiaro in che veste: più volte lo stesso Ascione ha sostenuto che a livello provinciale “appartiene” all’UDC ma che a livello locale il suo riferimento erano le proprie liste. Nell’ultimo periodo, si vocifera che il suo delfino Vittorio Guarino avrebbe potuto militare nelle file del Pd, aumentando così i riferimenti di Ascione.
Con questo nuovo scenario gli equilibri ed i tavoli sono radicalmente cambiati ma altri colpi di scena non tarderanno ad arrivare.
Antonio Civitillo
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