Il mercato. In attesa di ulteriori ed eventuali disposizioni anche da parte del Presidente della Regione Campania e/o del Presidente del Consiglio e in attesa di un incontro con gli operatori, si è ritenuto opportuno bloccare lo svolgimento del mercato settimanale per questo venerdì. Nel frattempo, i dirigenti competenti stanno vagliando tutte le possibili opzioni affinché, si auspica già dalla prossima settimana, il mercato possa svolgersi regolarmente seppur nel rispetto della normativa Anticovid e con le misure necessarie alla tutela della salute pubblica.
Il cimitero. Vista l’imminente ricorrenza della celebrazione dei defunti, si è deciso di prolungare l’orario di apertura del cimitero dalle 8:00 alle 16:00 dal lunedì al sabato e la domenica dalle 8.00 alle 14.00 ad eccezion fatta per il giorno 1 novembre, quando l’orario di chiusura è previsto per le ore 15:00. I nuovi orari saranno operativi da lunedì 26 ottobre fino a domenica 8 novembre. L’intento è quello di evitare assembramenti nei giorni 1 e 2 novembre , dando così la possibilità ai cittadini di fare visita ai propri defunti evitando di accavallarsi nei giorni e negli orari in cui si registrano flussi d’accesso maggiori. Si raccomanda, inoltre, di non superare i 15 minuti di presenza all’interno del cimitero, nonché l’uso della mascherina.
Piazza Falcone e Borsellino e area retrostante il Supermercato Decò. Da diverso tempo, l’area è oggetto di assembramenti da parte dei giovani che noncuranti delle disposizioni in materia di Covid, affollano la zona senza l’uso delle mascherine e senza il rispetto delle distanze di sicurezza, arrecando – tra l’altro – notevoli disagi ai residenti delle zone limitrofe con musica ad alto volume e veri e propri caroselli in sella ai ciclomotori. Alla luce della possibilità offerta ai sindaci dall’ultimo Dcpm e al fine di salvaguardare la salute e l’ordine pubblico,
l’Amministrazione ha, dunque, deciso di chiudere entrambe le piazze. I tempi e i modi sono in via di definizione “ma – afferma il sindaco Carmine Lo Sapio – è un provvedimento che per quanto repressivo possa sembrare è, ormai, necessario e indispensabile”.