Il Movimento 5 Stelle di Portici denuncia l’aumento delle tariffe relative all’acqua pubblica. In particolare, riprendendo anche le parole di padre Alex Zanotelli, la forza politica attesta che è stato largamente ignorato il referendum del 2011 e che, a Portici, l’amministrazione comunale ha votato “favorevole” i rincari della Gori, in un’ottica di favoritismi personali e parentopoli.
“In sede di votazione di aumento delle tariffe nell’assemblea dell’Ente Idrico Campano, mentre i rappresentanti degli altri Comuni per l’Acqua Pubblica abbandonarono l’assemblea in segno di protesta, il rappresentante del comune di Portici, delegato dal sindaco Cuomo, restò in aula garantendo il numero legale, che necessitava proprio di un solo componente, per far proseguire l’assemblea. In più votò gli aumenti delle tariffe – denuncia il Movimento 5 Stelle -. La cosa sconcertante è che per votare questo aumento delle tariffe è stata determinante la presenza ed il voto favorevole del delegato del sindaco Cuomo, un consigliere comunale che allo stesso tempo è anche un dipendente Gori. La vicenda sembra un pieno conflitto d’interesse e ci domandiamo se questa amministrazione, questo consigliere, siano a questo punto, contro i cittadini che dieci anni fa si sono espressi a favore dell’acqua pubblica”.
Non finisce qui, perché come denuncia ancora il Movimento 5 Stelle, il consigliere comunale in questione, che in diverse occasioni non ha esitato ad attaccare in maniere pesante i consiglieri della minoranza, è un impiegato della Gori e di recente suo fratello è stato assunto nella ditta che ha in gestione il servizio di sosta a pagamento.
“Palese l’interesse personale da parte di alcuni consiglieri della maggioranza – prosegue – noi continueremo a raccontare le scelte di questa amministrazione che vanno contro i cittadini e in un’ottica di parentopoli: questa consiliatura vede fratelli, suocere, mogli e figli assunti nelle ditte che lavorano per il Comune o nelle partecipate di proprietà dell’Ente di via Campitelli. Ci preme capire se esiste la meritocrazia o basta essere parenti di qualcuno”.