Italia. Bene Comune
Una chiamata alle urne nel periodo di massima disillusione in tutti i campi per Torre del Greco, non poteva che far riscontrare questo risultato, 1.266 votanti su 90.000 abitanti, mentre nei comuni limitrofi si vota in proporzione assai maggiore contando anche 4.000 voti. I quattro seggi aperti dalle 8 alle 20 hanno registrato 1.266 votanti ed un solo voto nullo, e le dodici ore hanno visto a lavoro molti volontari a garantire efficienza e la regolarità di un servizio sicuramente agevolato dalla pre-registrazione, online e non, ed aggravato solo minimamente dalla quota di due euro richiesta al votante. Quasi la metà dei votanti ha espresso la propria scelta alla sede del Partito Democratico, la più centrale e meglio adatta ad accoglierli, mentre oltre 300 sono stati i voti registrati in Via Nazionale alla sede FLAI-CGIL. Un numero simile è stato riscontrato in via Salvator Noto alla sede di SeL mentre l’ultima percentuale è stata raccolta al Comitato Progresso in Via Fontana. Anche nella nostra città la maggioranza dei voti è stata per Pier Luigi Bersani con il 43.8%, un punto percentuale in meno alla media nazionale che non è bastata per evitare il ballottaggio con Matteo Renzi, che a Torre aveva raggiunto solo il 21.5% delle preferenze classificandosi come terza scelta. Infatti il secondo preferito dai corallini è stato Nichi Vendola con il 27.7%, che deve ha fatto un bel lavoro all’incontro presso il MAV di Ercolano dato il successo riscontrato qui e nei dintorni. La preferenza nazionale verso la Puppato rispetto a Tabacci qui è stata invertita, tenendo comunque bassa la percentuale di voti a loro favore. Tutto allora è rimandato a domenica prossima, stessi quattro seggi, stesse persone ad accogliervi, al ballottaggio ci sarà la scelta definitiva.
Luca Marino