La Regione Campania ha pubblicato l’Ordinanza n. 48-17.05.2020 con cui regolamenta la riapertura delle attività e della mobilità. Sugli spostamenti l’ordinanza prende atto del decreto-legge 16 maggio 2020, n.33 e del DPCM 17 maggio 2020 e relativi allegati, che di fatto annullano in larga parte le restrizioni imposte a partire dal 4 marzo scorso.
Il Presidente della Giunta Regionale ha dettato le Disposizioni in tema di attività produttive e commerciali e dei servizi.
Resta autorizzata la ripresa di molte attività, ad esempio i parrucchieri e negozi riaprono in Campania oggi, ma sono state sfalsate le scadenze per consentire ad alcune categorie maggiore tempo per prepararsi.
L’Ordinanza 48 del 17 maggio 2020 disegna un percorso progressivo di riapertura delle attività e mantiene l’obbligo della mascherina. Se parrucchieri e negozi riaprono in Campania oggi, la ristorazione, le palestre e le spiagge avranno tempi diversi. Vediamoli. L’ordinanza prevede: per le attività commerciali, riaprono i ‘servizi alla persona’ (parrucchieri, barbieri, centri estetici..), le attività commerciali al dettaglio, i bar (con servizio al banco, non ancora ai tavolini). La ristorazione ripartirà dal 21 maggio prossimo, mentre al momento può proseguire l’attività d’asporto e, ai bar, da banco, con divieto di servire bevande ai tavolini. Riaprono musei, biblioteche, luoghi cultura. Per gli esercizi commerciali si autorizza e si raccomanda l’apertura dalle 7 alle 23, senza obbligo di chiusura domenicale. Per quanto riguarda le attività sportive sono consentiti il tennis e tutte le attività sportive con distanziamento di almeno due metri. Anche circoli e associazioni sportive possono ripartire. Restano chiuse piscine e palestre fino al 25 maggio. Nell’ordinanza sono illustrate le linee guida da seguire, mentre si conferma l’obbligo della mascherina all’aperto.
Per le ulteriori attività economiche, comprese le attività ricettive non alberghiere e balneari, il Governatore ha dato mandato all’Unità di Crisi regionale, sentite le categorie interessate, di definire adeguate misure ai fini della ripresa in sicurezza delle attività entro il 25 maggio 2020;
«È raccomandato alle aziende e alle amministrazioni, pubbliche e private, il massimo ricorso allo smart working», si legge nell’ordinanza. «Ove si renda necessaria la prestazione lavorativa in presenza», si esorta «l’articolazione del lavoro con orari differenziati che favoriscano il distanziamento fisico riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e impedendo assembramenti sia sui mezzi di trasporto sia in entrata e in uscita, con flessibilità di orari, nonché il prolungamento dell’orario di apertura degli uffici e dei servizi, ovvero la rimodulazione dell’orari di lavoro anche in termini di maggiore flessibilità giornaliera e settimanale».
L’attività di tirocinio extracurriculare e di laboratori tecnico-pratici è svolta preferibilmente a distanza; ove incompatibile con detta modalità, essa è svolta in presenza, purchè nell’ambito dei servizi e delle attività commerciali e produttive consentiti sul territorio regionale e nel rispetto delle medesime prescrizioni di sicurezza applicate ai lavoratori dipendenti dell’ente o impresa interessata.
«A tutti i soggetti provenienti dalle altre regioni d’Italia o dall’estero, che faranno ingresso nel territorio regionale, fino al 2 giugno 2020 è fatto obbligo, salvo che l’arrivo sia motivato da comprovate esigenze lavorative (spostamenti da e per il luogo di lavoro) o da comprovati e certificati motivi di salute». Dovranno informare l’Asl e saranno sottoposti ad esami preventivi e poi a quarantena. Vietato arrivare nelle isole del Golfo con mezzi autonomi.
E’ consentito lo svolgimento di attività motoria e sportiva all’aperto, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, purchè nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività, a meno che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non autosufficienti ovvero si tratti di persone appartenenti al medesimo nucleo familiare convivente. Per l’attività motoria obbligo della mascherina. Per la sportiva, occorre tenerla e indossarla se ci sono altre persone nei pressi. L’esercizio dell’attività sportiva sul lungomare, nelle ville, nei giardini e parchi pubblici e aperti al pubblico è consentito dalle ore 5,30 alle ore 8,30, a meno non si tratti di spazi destinati dai Comuni all’esclusiva fruizione da parte degli sportivi.
Obbligo di utilizzo delle mascherine nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, all’aperto e al chiuso. «Su tutto il territorio regionale resta confermato l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di cui all’art.16 del decreto-legge n.18/2020 (cd. mascherine) nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico del territorio regionale. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. In tali ultimi casi, laddove possibile, ne è comunque raccomandato l’utilizzo sotto stretta sorveglianza dei soggetti titolati a farlo.
Tra le novità attese per la riapertura dei centri estetici e dei parrucchieri gli orari flessibili, la turnazione dei dipendenti, il lavoro su prenotazione on line o telefonica, ma soprattutto le barriere divisorie in plexiglass che dovranno garantire con il distanziamento sociale a due metri una barriera di sicurezza per i clienti e per gli operatori.
Il Governatore nel corso del suo intervento video di venerdì pomeriggio ha rassicurato i campani che la Regione non allenterà i controlli durante la Fase 2. La vigilanza e le attività di screening preventivo proseguiranno.
Replicando, sia pure indirettamente, alle polemiche suscitate dalla apertura degli ospedali Covid di Boscotrecase e di Caserta, Vincenzo De Luca ha avvertito che l’epidemia non è stata sconfitta e che in Campania come in Italia l’indirizzo è quello di potenziare la terapia intensiva in previsione di un possibile innalzamento del contagio durante i mesi autunnali. L’auspicio è che questi investimenti, che hanno creato strutture medico- ospedaliere all’avanguardia non debbano essere utilizzate: “Ma questo ce lo dirà soltanto il Padre Eterno”. Sono 800 i posti letto inseriti nel programma emergenziale in corso in Campania.